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Il Ddl, che si prevede approvato entro la fine dell’anno, contiene la delega al Governo di emanare entro due anni uno o più decreti legislativi per regolamentare nel nostro Paese questo complesso tema, di cui si parla ormai da molti anni.
Il Ddl, che si prevede approvato entro la fine dell’anno, contiene la delega al Governo di emanare entro due anni uno o più decreti legislativi per regolamentare nel nostro Paese questo complesso tema, di cui si parla ormai da molti anni.
Se scarso dibattito hanno suscitato i primi due (riguardanti la creazione di un unico sistema integrato a livello regionale per la gestione delle risorse idriche), una ben più aspra discussione ha caratterizzato il terzo quesito, inerente l’abrogazione della cosiddetta “legge salvacoste” (L.R. 8/2004), ossia il piano paesistico regionale contenente la famosa norma che impedisce – salvo casi eccezionali – la costruzione di qualsiasi edificio entro una fascia di due chilometri dal mare.
Di fronte ai grandi d’Europa, l’urgente e gravissimo problema sul tappeto: quello della preoccupante crisi finanziaria proveniente dagli Stati Uniti e causata dagli investimenti speculativi in settori rischiosi e pressoché senza controllo.
A riprova del momento positivo, da cogliere al volo da parte dei dirigenti della nuova società CAI e del commissario straordinario Augusto Fantozzi, si segnalano gli interessamenti provenienti da numerosi soggetti sia per la compagine azionaria della nuova società che per l’acquisto degli asset della vecchia compagnia.
In realtà, alla base del progetto della Gelmini non sembrano esserci particolari esigenze pedagogiche bensì più prosaiche necessità di risparmio: puntando l’indice contro le politiche dei precedenti governi di ogni colore che hanno aperto le porte dell’insegnamento a troppi docenti, e talvolta per motivi puramente clientelari, si è arrivati alla situazione attuale in cui le spese delle istituzioni scolastiche sono, a parere del ministro, esagerate.
Se alcuni punti appaiono forse più di forma che di sostanza (dalla reintroduzione dei voti in luogo dei giudizi al rilancio dell’educazione civica, ribattezzata “Cittadinanza e Costituzione”), è su altre e più profonde questioni che si è acceso un dibattito destinato a durare molto a lungo.
Contro l’ampliamento si sono espresse nel tempo, con manifestazioni e proteste, numerose figure: no-global e pacifisti, forze politiche e semplici cittadini, riuniti per lo più nel comitato civico “No Dal Molin”.
La decisione, già presa da tempo e confermata dall’attuale Governo nazionale, è quella di consentire ai militari statunitensi di acquisire il controllo di ampie fasce di terreno intorno alla superficie attuale, al fine di espandere la struttura.
Già da tempo l’Europa aveva proibito l’importazione dalla Cina del latte e di ogni suo diretto derivato, ma lo scandalo della melamina (un composto chimico a base di azoto e utilizzato per lo più come fertilizzante) ha spinto Bruxelles a prendere decisioni ancora più drastiche.
Ma la decisione di inviare così tanti soldati esclusivamente nell’entroterra campano è frutto dell’emergenza-criminalità di questi giorni.
L’obiettivo della maggioranza è di arrivare in tempi molto rapidi all’approvazione della legge, facendo dunque a meno dell’estenuante discussione che ha caratterizzato praticamente tutte le manovre di bilancio negli anni. Dovrebbe anche venir meno il famoso “assalto alla diligenza” tipico di ogni Finanziaria, ossia il consueto tentativo di ogni partito di maggioranza ed opposizione di strappare qualche briciola in favore del proprio elettorato di riferimento.
Con il D.L. 112/2008, invece, l’attuale maggioranza ha preferito lasciare un po’ più di respiro ai cittadini elevando alcune soglie quantitative per l’applicazione delle norme, fermo restando comunque l’impianto complessivo della legge.