Eliminare il finanziamento pubblico ai partiti Arriva l'ok da parte del governo Letto all'eliminazione totale o almeno parziale del finanziamento pubblico ai partiti.
Eliminare il finanziamento pubblico ai partiti
Arriva l’ok da parte del governo Letto all’eliminazione totale o almeno parziale del finanziamento pubblico ai partiti. Verrà dato più spazio all’intervento dei privati cittadini che sostengono un partito con propri versamenti che verranno ovviamente tracciati e resi noti. Questa diciamo che è la linea guida dell’accordo trovato dal Consiglio dei Ministri nel varare un decreto legge che vada nella direzione del ridurre al minimo il finanziamento pubblico ai partiti.
Trasparenza e rendicontazione
L’accordo che ha unito sia PD che PDL va nella direzione di rendere sempre più sobria la politica ed evitare gli sprechi di cui quest’ultima ultimamente si è macchiata. Le linee guida dell’accordo sono la trasparenza che sarà l’elemento principale nella raccolta dei finanziamenti privati dei cittatini sostenitori e per fare ciò si dovrà rendicontare tutte le elargizioni ricevute e sopratutto renderle pubblica. Quindi stop ai rimborsi elettorali, che avvengono in maniera forfettaria e che non tengono conto della reale spesa del partito in campagna elettorale. Forse sarà lasciata la possibilità di richiedere rimborso sole per spese rendicontate al centesimo.
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Per Grillo è una presa in giro
Effettivamente questo “accordo” arriva dopo vent’anni dal referendum che cancellava il finanziamento pubblico ai partiti, ma che di fatto fu tramutato in rimborsi elettorale che hanno fruttato ai partiti milioni e milioni di euro. Per questo motivo Grillo è scettico sull’accordo raggiunto e sopratutto fa notare come sarà difficile che tutto si possa già attuale dalle prossime consultazioni. Invece secondo il comico genove se basterebbe in primis rifiutare i rimborsi e poi abrogare tutte le norme che riconoscono il finanziamento pubblico ai partiti ricordando che il movimento 5 stelle ha rifiutato nel complesso dopo le ultime elezioni ben 42 milioni di euro.
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