Fonti giudiziarie hanno riferito che il ministro dell'Interno Roberto Maroni è indagato dalla Procura di Roma con l'accusa di aver sfruttato..
Le stesse fonti, inoltre, hanno precisato che il ministro ha respinto le accuse durante l’interrogatorio avvenuto nei giorni scorsi in procura ad opera del procuratore Capo Giovanni Ferrara e del procuratore aggiunto Alberto Caperna.
La notizia conferma le indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi da “L’Espresso”, secondo cui un dirigente d’azienda avrebbe rivelato ai magistrati milanesi di aver dato a Maroni 60.000 euro nel periodo compreso tra il 2007 e il 2008. Lo stesso settimanale, inoltre, ha spiegato che la procura di Milano ha aperto un’indagine nel luglio 2009, trasferita poi nei giorni scorsi a Roma.
Secondo gli inquirenti la somma di denaro risulta essere stata pagata a Maroni, con tanto di fattura regolare, per alcune consulenze legali di cui però non c’è alcuna traccia scritta.
A finire nel mirino anche uno dei manager della società sotto processo, indagato per finanziamento illecito ai partiti, con l’accusa di aver pagato Maroni e una sua collaboratrice.