Si chiama Podemos ed è un partito nato in seno all’università di Madrid, un partito che potremmo definire accademico e che in realtà adesso sta diventando molto ambito e molto famoso. La partecipazione ad una manifestazione in Spagna l’ha consacrato all’arena internazionale. Il Guardian ha dedicato al Podemos un articolo molto lungo ed interessante, riportato in Italia da Il Post. Si parla della scelta del nome del partito che dopo diversi anni di crescita e propaganda, adesso ha assunto una forma definita e vuole richiamare con il nome sia lo Yes, we can di Obama, sia un jingle usato in tv nell’anno in cui la Spagna ha vinto i mondiali di calcio. Ecco l’incipit dell’articolo de Il Post dedicato al Podemos e al suo leader Pablo Iglesias, un docente di 29 anni molto inusuale, un tipico intellettuale di sinistra, molto dinamico.
Giles Tremlett – giornalista inglese che vive in Spagna e che collabora da molti anni con la stampa britannica – ha scritto per il Guardian un lungo articolo su Podemos, il partito ambientalista e di sinistra considerato la più grande novità della politica spagnola degli ultimi anni. Tremlett racconta come Podemos sia nato da un piccolo gruppo di accademici all’interno dell’Universidad Complutense di Madrid – la principale università della capitale spagnola – e di come nel giro di poco tempo sia riuscito a cambiare l’intero sistema politico della Spagna.
Podemos e l’Universidad Complutense di Madrid
In origine, scrive Tremlett, Podemos era semplicemente un movimento fatto da poche persone: tra queste c’era anche Pablo Iglesias, un docente di 29 anni con un piercing sul sopracciglio e la coda di cavallo. Tremlett descrive Iglesias come un insegnante brillante, iperattivo e abile a guidare la protesta studentesca: non il classico intellettuale di sinistra. Una persona con le idee ben chiare di quali siano «i mali del mondo», per esempio il capitalismo globalizzato, che secondo Iglesias con Ronald Reagan e Margaret Thatcher si è insediato come ideologia dominante del mondo sviluppato. Tremlett racconta che durante l’anno accademico 2008 Iglesias ha accolto i suoi studenti della Facoltà di Scienze Politiche dell’università di Madrid invitandoli a salire in piedi sulle loro sedie: «L’idea era rivivere una scena del film L’attimo fuggente. Il messaggio di Iglesias era semplice. I suoi studenti erano lì per studiare il potere, e chi detiene il potere può essere cambiato».Iglesias ha fatto il suo “salto” di popolarità il 25 aprile del 2013, quando ha partecipato a un dibattito su Intereconomia, un canale televisivo di destra.