Anche l’uomo più potente del mondo si riduce lo stipendio. Stiamo parlando del presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama che fa la sua parte nel momento di crisi economica che sta vivendo il mondo intero (leggi anche: Il salvataggio di Cipro). In effetti definire Obama l’uomo più potente del mondo è forse una banalizzazione, ma, a ben guardare, è una banalizzazione fino a un certo punto. E, soprattutto, si tratta di una notizia assolutamente degna di nota perché ad abbassarsi in modo autonomo lo stipendio è proprio lui, Barack Obama.
La riduzione del 5%
Ovviamente la maggioranza di chi ha letto la notizia avrà convenuto in primo luogo sull’eco mediatica e sul giovamento, potremmo dire, di carattere pubblicitario che ne deriva, ma, senza cadere, in facili riflessioni pregne di qualunquismo, come è ormai nostra consolidata abitudine, è bene cominciare dai fatti. In questo caso, dai numeri e dunque dallo stipendio del presidente degli Stati Uniti d’America Baraci Obama. Iniziamo dunque ad individuare qual è con precisione lo stipendio annuale di Obama: si tratta di una cifra che si aggira intorno ai 400 mila dollari all’anno. Il taglio, a dire il vero, non è di quelli epocali, anche se, a ben guadare, si tratta pur sempre di una diminuzione fatta di propria iniziativa. La riduzione voluta da Barack Obama è pari al 5%, vale a dire che il presidente degli Stati Uniti d’America rinuncerà a circa 20 mila dollari su base annua.
I tagli del Congresso per i dipendenti pubblici
La riduzione del proprio stipendio nasce come una mossa di vicinanza e solidarietà nei confronti dei dipendenti federali americani che sono da tempo ormai alle prese con la riduzione del bilancio a propria disposizione. Alla base della mossa di Obama c’è dunque la riduzione dei fondi necessari al funzionamento degli apparati federale e, dunque, necessari anche al pagamento degli stipendi dei dipendenti federali. E viene lecito a questo punto domandarsi cosa ci sia alla base della riduzione del budget per i dipendenti federali. La ragione è politica e, in potentissima sintesi, ruota intorno al mancato raggiungimento di un accordo ad hoc tra forze politiche repubblicane e democratiche. In effetti il mancato accordo tra repubblicani e democratici al Congresso ha portato ad un taglio mostruoso del finanziamento dei programmi federali: una riduzione pari a circa 85 miliardi di dollari. E si tratta di una riduzione dalle ripercussioni evidentissime in quanto è dal finanziamento ai programmi federali che vengono fuori gli stipendi di centinaia di migliaia di dipendenti pubblici statunitensi (leggi anche: Londra taglia le tasse alle imprese: aliquota al 20%).