Benzina a 1,91 euro al litro

Dopo i rincari di ieri, decisi nel tardo pomeriggio da ENI (Ente Nazionale Idrocarburi), la principale azienda italiana nel settore del petrolio, della petrolchimica e del gas naturale, è atteso per oggi l’adeguamento dei listini delle principali compagnie petrolifere nazionali ed internazionali.

Aumenti luce, gas ed autostrade

Secondo le più importati associazioni dei consumatori del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, il CNCU di cui fanno parte la Federconsumatori, il Codacons, l’Adusbef e simili, ogni famiglia italiana spenderà, nel 2012, circa 2.100 euro in più di quanto speso nel 2011.

Gli aumenti, secondo quanto preliminarmente rilevato, si faranno percepire sin da gennaio 2012 e riguarderanno i più svariati settori con particolare riferimento all’energia elettrica, al gas ed al pedaggio autostradale.

Controlli nucleari sulle centrali europee

Anche oggi si continua a parlare di nucleare perchè, anche se ormai sono passati quattro mesi dal disastro di Fukushima, diversi stati al mondo stanno cercando delle soluzioni alternative all’energia nucleare.
In particolar modo la Commissione Europea ha avviato all’inizio di giugno i controlli per valutare la sicurezza degli impianti nucleari che si trovano all’interno dell’Unione Europea.

Sulle strade del Piemonte viaggiano le scorie nucleari per la Francia

Il Fatto Quotidiano ha condotto un’inchiesta molto interessante sul viaggio che compiono le scorie nucleari, dalla provincia di Vercelli a La Hague in Normandia e di cui i cittadini italiani non ne sanno nulla.
Nel 2006 è stato siglato un accordo tra l’Italia e le Francia, entrato poi in vigore a gennaio del 2007, in cui si parla del trattamento di 235 tonnellate di combustibile nucleare italiano, che corrisponde agli scarti che sono stati accumulati in Italia nel periodo dell’energia nucleare che è terminata con il referendum del 1987 dopo che gli italiani hanno voluto la chiusura degli impianti.
Gli scarti però dovranno rientrare nel nostro paese entro e non oltre il 31 dicembre del 2025 e la Società gestione impianti nucleari,la Sogin, si sta già attrezzando, con l’autorizzazione di una gara d’appalto per la costruzione di un sito che funga da deposito per le scorie radioattive nella zona di Saluggia (da dove sono partite, in poche parole).

Anche la Francia dice no al nucleare

Sembra incredibile, ma adesso anche la vicina Francia sta ritrattando sull’energia nucleare a fronte del disastro di Fukushima dell’11 marzo scorso.
Nel paese che sembrava essere il baluardo del nucleare, dove l’energia prodotta con la fusione dell’atomo è un affare irrinunciabile, sembra che qualcosa si stia muovendo in favore di energie più pulite.
Dopo lo stop della Germania al nucleare, ora sembra la volta della Francia in quanto i socialisti (che sempre si sono schierati a favore delle centrali) stanno finalmente cambiando la posizione in merito.

La Corte Costituzionale dà l’ok al referendum sul nucleare

Ormai a pochi giorni dal referendum del 12 e 13 giugno in cui i cittadini italiani sono chiamati alle urne per esprimere il loro parere sul legittimo impedimento, sulla privatizzazione dell’acqua e sull’energia nucleare, si continua a parlare di quest’ultimo quesito referendario.
Infatti con una decisione unanime la Corte Costituzionale ha deciso che il quesito referendario relativo alla localizzazione di siti per la costruzione di nuovi impianti nucleari, che è stato rivisto dalla corte di Cassazione qualche giorno fa, è ammissibile e valido.

Il referendum sul nucleare si farà

Oggi la Cassazione che doveva decidere sul Decreto Omnibus, sul quale il Governo ha dato il voto di fiducia, ha stabilito che le modifiche apportate dal governo alle norme sull’energia nucleare non precludono lo svolgimento del referendum.
Quindi il referendum sul nucleare si farà, assieme a quello sul legittimo impedimento e sulla privatizzazione dell’acqua.
Appena si è appresa la notizia, i Verdi e gli esponenti dell’Italia dei Valori che si trovavano in piazza, di fronte alla sede della Cassazione, hanno festeggiato e brindato con lo spumante.

Decreto Omnibus domani la decisione della Cassazione

Il 26 maggio scorso il Governo ha dato il voto di fiducia al decreto Omnibus e ciò ha vanificato il referendum sul nucleare perchè il Governo così facendo avrebbe procrastinato la moratoria per un lungo periodo.
Infatti lo scorso 31 marzo il governo aveva posto la fiducia sul decreto Omnibus stabilendo così un ritorno alle centrali nucleari dopo lo stop di un anno, ed il decreto è diventato legge quando il presidente della Repubblica lo ha firmato.