In particolar modo, stando a quanto riportato da fonti internazionali, i reattori rientrati pienamente in funzione sarebbero il numero 3 ed il numero 4 della centrale nucleare di Oi, presso la prefettura di Fukui, capace di garantire il funzionamento di ben 15 dei 50 reattori presenti in tutto il Giappone.
La decisione, infatti, sarebbe giunta niente meno che dal Premier Yoshiniko Noda e, veramente a nulla, sarebbero valse le proteste degli oppositori che, pur manifestando a viva voce la propria contrarietà, avrebbero dovuto scontrarsi con la dura realtà dei fatti: il reattore recentemente riattivato, oltre ad essere oltre modo sicuro, sarebbe di vitale importanza per la vita economica, politica e sociale della zona, nonché dell’intero Giappone, che dopo aver vissuto, per lunghissimi anni, solamente grazie alla forza dell’energia nucleare sarebbe stato veramente impossibilitato a cambiare radicalmente strategia in soli 15 mesi.
In particolar modo, stando a quanto riportato da fonti internazionali, i reattori rientrati pienamente in funzione sarebbero il numero 3 ed il numero 4 della centrale nucleare di Oi, presso la prefettura di Fukui, capace di garantire il funzionamento di ben 15 dei 50 reattori presenti in tutto il Giappone.
La riapertura, che avrebbe seguito una lunga ed accurata fase di stress test, potrebbe però non rimanere isolata ed il Premier Yoshiniko Noda, in una nota rilasciata in occasione dell’evento, avrebbe dichiarato che potrebbe trattarsi solamente del primo atto di una lunga e ponderata fase di definitivo ritorno al nucleare.