La ricetta politica ed economia di Francois Hollande risulta interessante non solo per il suo Paese ma anche come modello esportabile all’interno dell’Eurozona, tenendo sempre a mente di fare le giuste proporzioni tra una situazione come quella francese e tante altre disseminate all’interno dell’area Euro. Ma procediamo con ordine e iniziamo a contestualizzare le parole di Hollande. L’occasione è stata la classica conferenza semestrale tenuta all’Eliseo che nella fattispecie corrisponde anche al primo anno di presidenza Hollande. Di qui facile dedurre un bilancio del primo anno e un programma per il prossimo.
La fase due di Hollande
A quanto pare la ricetta di Hollande prevede una cambiamento epocale, lo ribadiamo, almeno a parole, nella strategia francese in Europa e nel suo modo di concepire le relazioni internazionali dal punto di vista sia economico che politico. Hollande ha infatti ieri consegnato un messaggio molto chiaro ai 400 giornalisti giunti per l’occasione all’Eliseo sostenendo che è arrivato il momento per la fase due della sua esperienza politica. E che la fase due sarà una fase molto più offensiva rispetto al suo primo anno di presidenza. I pilastri della fase offensiva di Hollande sono sue: l’unione politica effettiva al livello europeo entro i prossimi due anni e un vero e proprio governo economico europeo (leggi anche: Le richieste di Bruxelles a Letta).
Il nuovo ruolo della Francia in Europa
La rivoluzione concettuale nel modo di concepire le relazioni internazionali da parte di Parigi è assolutamente notevole e da sottolineare. Ce ne rendiamo conto soprattutto se confrontiamo il programma per il prossimo futuro di Francois Hollande e le linee di politica estera che la Francia ha tenuto negli ultimi mesi. Hollande infatti non aveva mai seguito fino a ieri le posizioni della Germania nell’ambito della politica estera all’interno dell’Unione Europea. Da ieri, invece, annunciando il varo di questa cosiddetta fase due della sua presidenza ha dato l’avvio a una nuova stagione per Parigi che, a quanto pare, inizierà a seguire la Germania nel solco del rafforzamento europeo al livello politico (leggi anche: Pil Italia in calo da sette trimestri).