Altro step negativo per le relazioni diplomatiche tra Russia e USA
Non arrivano buone notizie, per quanto riguarda gli equilibri politici e diplomatici tra Russia e USA, soprattutto per quanto concerne la questione delle armi nucleari. La Russia ha dichiarato lunedì agli Stati Uniti che non consentirà per il momento l’ispezione delle sue armi ai sensi del trattato START sul controllo degli armamenti nucleari a causa delle restrizioni di viaggio imposte da Washington e dai suoi alleati.
Cosa succede ora con la storia delle armi nucleari tra Russia e USA
Le condizioni di ispezione proposte da Washington hanno creato “vantaggi unilaterali per gli Stati Uniti e privano di fatto la Federazione Russa del diritto di condurre ispezioni sul territorio americano“, ha affermato il ministero degli Esteri di Mosca in una nota. La Russia è rimasta pienamente impegnata a rispettare tutte le disposizioni del trattato, ha aggiunto.
Gli Stati Uniti e i loro alleati, tra cui Gran Bretagna e Unione Europea, hanno chiuso il loro spazio aereo agli aerei russi come parte di una raffica di sanzioni imposte in risposta alla decisione della Russia di inviare le sue forze armate in Ucraina a febbraio.
Il nuovo Trattato START, entrato in vigore nel 2011, limita il numero di testate nucleari strategiche che gli Stati Uniti e la Russia possono schierare e il dispiegamento di missili e bombardieri terrestri e sottomarini per consegnarli. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato lunedì scorso che la sua amministrazione è pronta a negoziare “rapidamente” un quadro per sostituire il Nuovo START, che scadrà nel 2026, se Mosca avesse dimostrato la propria volontà di riprendere i lavori sul controllo degli armamenti nucleari.
Ma la missione della Russia presso le Nazioni Unite ha affermato che Washington si era ritirata da colloqui separati con Mosca sulla stabilità strategica sul conflitto in Ucraina e aveva bisogno di decidere cosa voleva.
Il conflitto in Ucraina ha portato le tensioni politiche a livelli mai visti dalla crisi dei missili cubani del 1962, con politici sia in Russia che negli Stati Uniti che parlano pubblicamente del rischio della terza guerra mondiale.
Mosca afferma di essere stata costretta a intervenire in Ucraina per difendere i russofoni dalla persecuzione e scongiurare una minaccia occidentale di utilizzare l’Ucraina per minacciare la sicurezza della Russia. Kiev e i suoi alleati occidentali affermano che questi sono pretesti infondati per un accaparramento di terre in stile imperiale. Staremo a vedere come evolverà la questione delle armi nucleari, dopo gli ultimi aggiornamenti di oggi.