Per la Brexit oggi sarà una giornata decisiva, con la riunione dell’Unione Europea che deve decidere sulla richiesta dalla Gran Bretagna sulla proroga per l’uscita dall’Unione. Se il sì appare scontato, il tempo di proroga è ancora un rebus. Sicuramente, entrambi i soggetti vogliono il deal, ma per la UE serve più tempo, mentre la May avrebbe chiesto di arrivare al massimo fino al 30 giugno.
La decisione
Ieri, il presidente del Consiglio europeo Tusk ha confermato la volontà di concedere la proroga, ma servono anche passi decisivi da parte del Regno Unito, talmente diviso al suo interno da non essere riuscito, in due anni, a decidere su un deal. E sicuramente, anche oggi i brexiters giudicheranno “durissime” le richieste di Bruxelles.
Per l’Ue infarri, la proroga dovrebbe essere almeno fino a dicembre. Non si può certo biasimare l’Europa se il Parlamento di Londra ha bocciato qualsiasi emendamento su una soluzione. Il problema, per la Gran Bretagna, è la partecipazione alle elezioni europee. Nel caso di proroga, dovrebbero essere quasi certamente organizzate e Londra dovrebbe comunque sottoscrivere un “gentlemen’s agreement”, in cui si impegnerà a non interferire in molte decisioni di Bruxelles. Decisioni naturalmente che riguardano il futuro dell’Unione, che Londra vuole abbandonare.
La proroga lunga verrebbe proposta dalla UE, anche perché i contrasti all’interno del Parlamento britannico, continuano ad essere molto forti.