Differenza tra Bin Laden e gli USA

Il discorso di oggi di Gheddafi farà discutere parecchio e forse gli Stati Uniti avranno presto il diritto di replica per le parole pronunciate nei loro confronti.

A Roma abbiamo avuto modo di vedere un Gheddafi che non ha nessuna voglia di dimenticare il passato e che ha una gran voglia di creare polemiche. Come abbiamo visto già al suo arrivo Gheddafi ha voluto subito mettere i puntini sulle i appiccicandosi sulla divisa da colonnello una foto che per molti è risultata provocatoria.

Foto provocazione Gheddafi

Gheddafi è sceso dall’aereo che lo ha accompagnato fino a Roma Ciampino vestito in alta uniforme da colonnello con, in più, una foto attaccata al petto.

Sulla foto scattata l’11 settembre del 1931 era presente Omar Al Muktar, definito anche “leone del deserto” eroe libico e leader della resistenza alla colonizzazione dell’Italia fascista in Libia impiccato poi il 16 settembre.

Obama incontra la Merkel in Germania

In attesa dell’incontro tra Berlusconi e Obama che vedrà i due premier in prima linea per la partecipazione al G8 a L’Aquila il presidente americano Barak Obama si è diretto in Germania per un colloquio con Angela Merkel.

Il cancelliere tedesco e il premier USA hanno avuto modo di parlare apertamente sui grandi temi mondiali ricorrenti ovvero crisi mediorientale, crisi climatica e crisi economica spezzando infine una lancia nei confronti dell’intesa che ha visto Magna acquistare la tedesca/americana Opel in grave crisi.

15 Giugno incontro Obama-Berlusconi

Come ormai sappiamo, il vertice del G8 ovvero degli 8 paesi più industrializzati del mondo si terrà nella città terremotata de L’Aquila e non nell’isola de La Maddalena in Sardegna. Il vertice ufficiale si terrà dall’8 al 10 Luglio 2009 nella caserma scuola della Guardia di Finanza di Coppito in Abruzzo alle porte della capitale abruzzese.

Durante questo vertice si parlerà di diversi argomenti legati principalmente all’economia, alla macro finanza per poi passare alla sicurezza e al terrorismo.

Conferenza delle Nazioni Unite a Ginevra

Il ministro degli esteri Frattini, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere di non essere presente alla conferenza contro il razzismo a Ginevra in Svizzera Durban II.

L’Italia è stata più volte richiamata dal congresso per avere atteggiamenti di razzismo soprattutto per la questione Israele-Palestinese e di non aver preso una posizione chiara e definita sulla vicenza. Frattini ha voluto fin da subito boicottare il congresso con il sostegno di Germania, Canada e USA.

Berlusconi va da Obama

Dopo i complimenti ricevuti per essere riuscito a mediare il no categorico del premier turco Erdogan per il voto Nato, il premier italiano Silvio Berlusconi è stato invitato a Washington dal presidente Barack Obama. Silvio Berlusconi ieri ha dovuto rinunciare alla presentazione ufficiale del vertice nato perchè era impegnato in una telefonata mediatica col premier turco che gli è valsa il plauso di tutti e 28 membri della Nato.

Il premier Berlusconi ha quindi ricevuto il plauso di tutti per aver convinto Erdogan a votare a favore del nuovo segretario generale NATO Rasmussen. Erdogan avrebbe cercato di boicottare Rasmussen per via di una collocazione di una televisione sul suolo danese in contatto col pkk. Erdogan avanzava delle perplessità su eventuali crisi sul fronte musulmano.

Caso Battisti, è gelo fra Italia e Brasile

 L’interminabile vicenda del latitante Cesare Battisti provoca una crisi diplomatica fra le istituzioni italiane e il governo brasiliano. Il rifiuto del ministro della giustizia Genro di concedere l’estradizione di Battisti verso l’Italia ha scatenato in Italia unanimi reazioni furibonde e provocato nuovo dolore alle famiglie delle quattro persone assassinate o fatte assassinare dal terrorista (due poliziotti e due comuni cittadini).

Per anni Battisti ha goduto in Francia dei benefici della cosiddetta “dottrina Mitterrand”, e riuscì a ricostruirsi una famiglia e persino ad intraprendere una nuova carriera come scrittore.

La nuova rete delle ambasciate

I pesanti tagli che riguarderanno tutti i ministeri hanno spinto la Farnesina a rivedere l’intero assetto delle ambasciate e delle altre sedi di rappresentanza che l’Italia ha sparse in tutto il pianeta.

La politica dei tagli dovrebbe riguardare soprattutto l’Europa occidentale, dove il ministero degli Esteri ha istituito negli anni tantissime sedi diplomatiche negli anni del Dopoguerra, per venire incontro alle esigenze delle numerose comunità di emigrati in Francia, Belgio, Germania; per i medesimi motivi un’altra buona quota è dislocata nelle due Americhe (per ora non a rischio di chiusura).

Dovendo operare dei tagli, il ministro Frattini ha scelto di sacrificare alcune sedi europee, in virtù anche dei progressi nei trasporti e nelle comunicazioni che nel ventunesimo secolo non rendono più necessario punteggiare il Vecchio Continente di edifici su cui far sventolare il Tricolore.

Tensioni sulla battuta su Obama

Non è davvero la prima volta che un’uscita ironica del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi scatena un vespaio di polemiche, e non poteva certo essere esentata la battuta sul neo-presidente statunitense Barack Obama, del quale il nostro premier, in conferenza-stampa a Mosca al fianco del presidente russo Medvedev, ha dichiarato che è “giovane, bello e abbronzato”.

Ali Kordan sotto accusa per una finta laurea

Ali Kordan, Il Ministro degli Interni iraniano, si trova sotto accusa dopo che egli stesso ha ammesso di aver finto una laurea presso la Oxford University del Regno Unito.

Entrambi gli schieramenti del parlamento, conservatori e moderati, hanno chiesto al Ministro di rassegnare le dimissioni.

Alcuni sostengono che Kordan non sia per niente intenzionato a dimettersi e, per questo, il presidente Mahmoud Ahmadinejad potrebbe chiamare il parlamento ad esprimere il voto di fiducia.

Le risposte del G4 alla crisi finanziaria

Si sono riuniti sabato 4 a Parigi, convocati dal presidente francese Nicolas Sarkozy, i leader dei quattro Paesi europei appartenenti al G8 (Francia, Italia, Germania e Gran Bretagna), insieme al presidente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet e a quello della Commissione europea, Josè Barroso; il summit è stato ribattezzato dai giornali, con poca fantasia, “G4”.

Di fronte ai grandi d’Europa, l’urgente e gravissimo problema sul tappeto: quello della preoccupante crisi finanziaria proveniente dagli Stati Uniti e causata dagli investimenti speculativi in settori rischiosi e pressoché senza controllo.