In tanti si chiedono in queste ore quali saranno i prossimi risvolti per la politica italiana, dopo le dimissioni di Draghi respinte da Matterella. Come tutti sanno, infatti, giovedì il presidente italiano Sergio Mattarella ha respinto l’offerta di Mario Draghi di dimettersi dalla carica di primo ministro nel tentativo di scongiurare una crisi politica che sconvolgerebbe i mercati finanziari e potrebbe portare alle elezioni in autunno.
Politica Italiana
Il caso del peto di Biden davanti a Camilla che inizia a stancare
Forse dovremmo darci un taglio con il peto di Biden al cospetto di Camilla, per una serie di ragioni che vogliamo portare alla vostra attenzione nella giornata di oggi. In questo momento, una coalizione di leader di tutto il mondo si sta radunando in Scozia per discutere di quella che gli scienziati hanno definito la questione più urgente del nostro tempo, nota anche come cambiamento climatico . Eppure un leader presente, la moglie del principe Carlo, Camilla Parker Bowles, secondo quanto riferito, è fissata non sull’arresto del rapido declino del nostro pianeta, ma su una questione molto più urgente di interesse internazionale: la lunga scoreggia di Joe Biden.
Sileri anticipa possibili limitazioni al vaccino AstraZeneca in Italia
Il caso del vaccino AstraZeneca inevitabilmente richiama anche valutazioni di tipo politico, al punto che in queste ore il governo pare stia valutando la possibilità di limitare l’utilizzo del prodotto solo agli over 60. Tiene banco, dunque, il tema della possibile correlazione tra la somministrazione e alcuni casi di trombosi.
Esiste un collegamento tra il vaccino COVID-19 di AstraZeneca e casi molto rari di coaguli di sangue, ma le possibili cause sono ancora sconosciute, ha detto martedì un alto funzionario dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA). Tuttavia, un funzionario dell’OMS non ha visto alcun collegamento di questo tipo “per il momento”, sottolineando che i benefici del vaccino erano “in gran parte ancora positivi” rispetto ai suoi rischi.
Attesa per il discorso di Conte e DPCM di dicembre: quando parla il Premier
C’è già grande attesa in questi giorni per quanto riguarda il discorso di Conte, che tuttavia non ci sarà oggi 15 novembre. Nessun nuovo DPCM, dopo quello ufficializzato a fatica pochi giorni fa in Italia con l’istituzione di zone rosse, arancioni e gialle. Quando parla il Premier? L’ipotesi più accreditata, in questo momento, ci parla di un possibile intervento pubblico da parte del Presidente del Consiglio il prossimo 3 dicembre, con un parziale allentamento delle misure se tutto dovesse andare nel verso giusto.
Messaggio WhatsApp e Facebook su cani e gatti spariti a Lampedusa, oltre a rapine dovute ai migranti
Sta girando tanto oggi 20 settembre la catena secondo cui cani e gatti sarebbero scomparsi a Lampedusa dopo le recenti novità politiche in Italia. Tutto è contenuto in un messaggio Facebook e WhatsApp, in cui emerge anche una serie di furti nei negozi, con genitori arrivati al punto di non mandare i figli a scuola.
La maggioranza ai ferri corti. Dopo le elezioni si faranno i conti
Dopo le elezioni, si faranno i conti in casa della maggioranza gialloverde, che continua il suo botta e risposta a distanza. l’ultima esternazione viene da Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza
Intesa M5S-Lega: ancora nulla di fatto
L’intesa per un governo tra M5S e Lega ancora non decolla, anzi, si arricchisce di nuove polemiche. Di Maio vuole essere premier, perché il Movimento è il primo partito, ma
Rosatellum: oggi la fiducia al senato
Riparte l’iter parlamentare della legge elettorale, quel Rosatellum che fa tanto discutere per il suo passaggio alla Camera, e che oggi verrà votato in Senato, con ben 5 voti di
Legge elettorale in dirittura d’arrivo
La legge elettorale arriva al voto finale tra mille polemiche, con le opposizioni sul piede di guerra per la fiducia posta dal governo. Una votazione senza precedenti, per una legge
La crisi delle province
Le province sono sempre più in crisi, tra sprechi e disservizi di una riforma rimasta a metà che non ha risolto i vecchi problemi.
La tensione nel Pd che il premier deve gestire
Tutto è iniziato per via del logo della Festa dell’Unità che sarebbe stato modificato in modo un po’ sguaiato per promuovere il Sì al referendum istituzionale. Le critiche sono piovute da ogni parte anche dall’interno visto che i primi a lamentarsi di questa strumentalizzazione sono stati i dem. Ora il premier deve gestire una patata bollente.
Il referendum che Renzi ha deciso di usare come battaglia personale
Renzi ha deciso di utilizzare il referendum come strumento per la conferma del proprio mandato di premier. In pratica ha detto che se vincesse il referendum, potrebbe tornare serenamente a palazzo Chigi. Una strumentalizzazione nemmeno troppo lieve, se si considera che il contenuto del referendum passa in secondo piano.