Renzi vuole porre la fiducia sul ddl Cirinnà che rischia di mandare in crisi il Governo. La sua strategia è quella di andarsi a cercare la maggioranza laddove è più ampia, alla Camera, con un testo di legge stravolto rispetto all’originale, che strizza l’occhio a Ncd.
Come spiega Il Post, l’idea di Renzi è lucida anche se poco ortodossa rispetto al contenuto della legge:
Parlando ai senatori del PD, il segretario del partito e presidente del Consiglio Matteo Renzi ha descritto le due strade possibili per arrivare all’approvazione delle unioni civili: votare la legge così com’è con tutti i suoi emendamenti, senza poterli aggirare e contando sul promesso sostegno del Movimento 5 Stelle, oppure modificarla in accordo col Nuovo Centro Destra e porre la questione di fiducia. Nel corso del suo discorso, stando a quanto hanno ricostruito i giornali, Renzi ha detto che a questo punto non ci si può fidare del Movimento 5 Stelle e che «perseverare sarebbe diabolico»; e quindi ha fatto capire di preferire la seconda ipotesi – che però porterebbe probabilmente all’eliminazione dalla legge della stepchild adoption – per quanto debbano essere i senatori del PD a prendere una decisione finale.
Domenica 21, poi, il presidente del Consiglio era anche intervenuto all’Assemblea nazionale del partito, parlando di cosa succederà al ddl Cirinnà sulle unioni civili. In quell’occasione Renzi aveva criticato il Movimento 5 Stelle spiegando e minacciando non si sa chi che per far approvare la legge avrebbe potuto essere necessario fare un nuovo accordo con la maggioranza che sostiene il governo. Il che comporta la rinuncia ad una serie di elementi cardine della normativa, dalla stepchild adoption all’equiparazione tra unioni civili e matrimonio.