Sarà fatta una dichiarazione di moratoria per un anno per quanto riguarda le decisioni e l’attivazione della ricerca dei siti per le centrali nucleari.
Gianfranco Fini ha definito questa una scelta saggia e opportuna. La commissione Attività produttive del Senato voterà il parere sul decreto legislativo sull’individuazione dei siti per i nuovi impianti nucleari.
Oggi all’ordine del giorno nel CdM ci sono modifiche e integrazioni sul provvedimento ed una moratoria potrebbe essere il modo di dare più tempo per fare una riflessione che sveleni il clima che c’è, come dichiarato da una fonte anonima, ancor prima delle parole di Romani.
Non è un caso questo, visto che entro giugno dovrebbe tenersi il referendum sull’energia nucleare, e stando agli ultimi sondaggi la maggioranza degli italiani è contraria al ritorno nel nostro paese dell’energia atomica, soprattutto dopo aver visto cosa è successo in Giappone.
Antonio Di Pietro dell’Italia dei Valori, che ha promosso il referendum, ha dichiarato che non può esserci una moratoria che tenga e che possa fermare il referendum. Secondo Di Pietro o il governo cancella la norma che consente la costruzione di centrali nucleari sul territorio italiano o la mantiene, ma la moratoria di un anno è un chiaro raggiro, per ritardare il voto.