Serve senso della misura e responsabilità.
Napolitano ha scritto che nelle contrapposizioni politiche ed elettorali, soprattutto sul tema della giustizia, si sta toccando il limite oltre il quale possono insorgere le più pericolose esasperazioni e degenerazioni.
Il Capo dello Stato ha poi definito come provocazione ignobile i manifesti comparsi nei giorni scorsi a Milano, che accostavano le toghe milanesi alle Brigate Rosse. Secondo Napolitano si è trattato di una intollerabile offesa alla memoria di tutte le vittime delle Br, magistrati e non.
Nella lettera Napolitano ha anche annunciato che il Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo (9 maggio) quest’anno sarà dedicato ai servitori dello Stato che hanno pagato con la vita la loro lealtà alle istituzioni repubblicane.
In serata Vietti ha commentato la lettera di Napolitano a Otto e mezzo, su La7. Il presidente del Csm ha detto che quella fatta da Napolitano è una considerazione su cui tutti dobbiamo riflettere.
Anche Fini ha commentato la lettera di Napolitano. Secondo il presidente della Camera, il Capo dello Stato ha interpretato ancora una volta il sentimento di tutti gli italiani. Per Fini è evidente che la giustizia va riformata, tuttavia ha chiesto che si eviti di “imbracciare la scimitarra permanente“.