L’intesa per un governo tra M5S e Lega ancora non decolla, anzi, si arricchisce di nuove polemiche. Di Maio vuole essere premier, perché il Movimento è il primo partito, ma non si riescono a trovare le intese giuste.
Il reddito di cittadinanza
Oggi la Lega ha bocciato il reddito di cittadinanza, dopo averlo appoggiato nei giorni scorsi. Con un twitter infatti, la Lega scrive “Dopo 5 anni di propaganda ora scoprono che si sono sbagliati. Sono senza vergogna”, una dichiarazione forte, anche se Bonafede ha subito smentito un’inversione di rotta.
La realtà è che il dietrofront sul redditto di cittadinanza è solo l’ultimo atto di un’intesa che non riesce a decollare.
Per il momento siamo ancora agli incontri interlocutori, che al di là delle dichiarazioni di facciata su colloqui costruttivi, non hanno portato a nulla. Le due parti sono ancora arroccate sulle loro posizioni. La Lega dice di aver ascoltato il movimento, e di essere pronta ad una controproposta.
Con il PD
Il Movimento 5 Stelle, sempre al di là delle dichiarazioni di facciata, non dialoga con il PD. Il partito uscito sconfitto dalle elezioni non può, d’altra parte, che prendere la posizione di opposizione per ricavare qualche vantaggio dagli errori degli altri.
Al Pd conviene che il periodo post elezioni sia travagliato e turbolento, per rialzare la testa come unico partito di esperienza in grado di governare con una certa stabilità.