I sondaggi non sono dalla parte dell'ex premier Silvio Berlusconi. Qual è sarà la sua strategia? Nascerà un nuovo partito nel centro destra? Si punta al pareggio come accadde nel 2006 con Prodi?
In questi giorni non si fa altro che commentare la ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi. All’annuncio lo spread sale, i titoli finanziari scendono, i quotidiani internazionali invitano ad un ripensamento e vanno giù pesante nel ricordare gli anni del berlusconismo. In Italia si accende il dibattito, molti hanno accolto con giubilo la decisione del Capo, altri e non solo gli appartenenti alla classe politica avversa hanno reagito con molto meno entusiasmo invitando il cavaliere a fare quel fatidico passo indietro.
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Ma cosa pensano gli italiani della ricandidatura di Berlusconi? La maggior parte dei sondaggi rivelano molta freddezza, per esempio per demopolis solo un italiano su cinque è positivo nei confronti della ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi. Questa indagine conoscitiva condotta dall’istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis è stata presentata nel programma Otto e Mezzo di La7 rivelando anche un altro dato che invece dovrebbe far riflettere sulla eventuale nascita di altri soggetti politici all’interno del centro destra.
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Infatti gli intervistati che hanno dichiarato la loro intezione di voto verso il centro destra si sono divisi in un 67% (elettori dichiarati PDL) favorevoli al ritorno del vecchio leader e un 53% sempre favorevoli ma che appartenenti all’intera area centro destra. Questo mostra come ci sia un malcontento a destra e soprotutto una voglia di rinnovamento che va al di là del ex Premier che comunque non ha gli stessi numeri di consenso del 2008.
Infatti in questi ultimi anni la fiducia degli italiani in Berlusconi è progressivamente calata, crollando dal 56% del 2009 al 15% del giugno scorso, per attestarsi oggi, in lieve ripresa, al 19%. A questo punto è chiaro chiedersi quale sarà la strategia del ex-premier e se il suo obiettivo sarà il pereggio come accade nel 2006 con Prodi.