È arrivato un secco no da parte delle opposizioni alla proposta lanciata da Silvio Berlusconi.
Le reazioni negative di tutta l’opposizione, da Terzo Polo a Pd a Idv hanno irritato il presidente del Consiglio, che ha parlato di posizioni “irresponsabili e insolenti“, definendo la sua proposta utile “a rilanciare la società e l’economia“.
Berlusconi ha annunciato anche il varo per venerdì prossimo in Cdm di un piano di immediata defiscalizzazione e deregolamentazione per la rinascita del Mezzogiorno oltre alla proposta di riforma costituzionale dell’articolo 41 nel senso di una decisa liberalizzazione.
Secondo Pier Luigi Bersani, Berlusconi dovrebbe rivolgersi credibilmente al Paese e alla Comunita’ internazionale prima di rivolgersi credibilmente all’opposizione. Bersani sostiene che il premier debba fare un passo indietro e togliere dall’imbarazzo se stesso e il Paese.
Pierferdinando Casini ha dichiarato invece che chi sta al governo dovrebbe “fare”, non scrivere sui giornali. Secondo Francesco Rutelli si tratta di un inganno, mentre secondo Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, bisogna prendere atto del fatto che Berlusconi è pronto all’autocritica.
Secondo i finiani Berlusconi è poco credibile e molto confuso. Il Pd, come detto da Enrico Letta, ora chiede un confronto sulle riforme o con un nuovo premier di centrodestra, oppure con Berlusconi ma in campagna elettorale.
L’Idv ha dichiarato che Berlusconi arriva fuori tempo massimo mentre secondo i Verdi si tratta solo della provocazione di un potente disperato.