La mozione di ineleggibilità di Berlusconi

Nuova grana per il nuovo governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta. A conti fatti si tratta di qualcosa forse di più grave rispetto ai normali contrasti propri delle dinamiche di un governo che poggia su un consenso così ampio e trasversale. Insomma, questa volta, non sembra che ci si trovi di fronte a uno di quelli che lo stesso ministro degli Interni Angelino Alfano ha bollato qualche giorno fa come dei normalissimi incidenti di percorso da mettere in calendario con una squadra di governo di tal tipo (leggi: Alfano sul governo Letta). Questa volta si parla dell’ineleggibilità di Berlusconi.

Il ministro Giovannini sulla disoccupazione giovanile

Il governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta inizia a fare i conti con decisione con il problema della disoccupazione e, ancor di più della mancanza di lavoro per i giovani. Nelle ultime ore sono arrivate prima la conferma degli intenti programmatici proprio attraverso le parole del premier Letta e poi, in un secondo momento, il lavoro concreto del nuovo ministro del Lavoro Enrico Giovannini. Momenti differenti che vogliono però muovere nella stessa direzione, vale a dire portare a casa risultati concreti nella lotta alla disoccupazione.

Alfano sul governo Letta

Il ministro degli Interni del nuovo governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta prova a tirare le fila delle prime settimane di attività. E, per farlo, ad onor del vero, non cerca di minimizzare le grane e i grattacapi che si sono addensati in seno al nuovo governo. Prova, di contro, a sottolineare come siano degli incidenti di percorso assolutamente normali per l’azione di un governo tenuto insieme con gli spilli. Perché è assolutamente prevedibile che su più di un punto di volta in volta all’ordine del giorno le posizioni, almeno quelle di partenze, siano molto differenti (leggi: Letta sul primo mese di governo).

Letta sul primo mese di governo

Il nuovo presidente del Consiglio Enrico Letta sottolinea tutti i pregi del proprio governo di coalizione sostenendo come sta provando a raggiungere tutte le priorità in cima alla propria lista e come stia riuscendo a tenere insieme gli interessi singoli dei partiti, operazione come sempre assai complicata quando si tratta di essere alla guida di un governo di unità nazionale o di ampia coalizione che dir si voglia come in questo caso. E, quasi con disinvoltura, ci tiene a sottolineare come il suo governo sta riuscendo a dare concretezza ad alcuni dei punti fondamentali del Partito Democratico.

Processo Ruby bis il giorno di Karima

Processo Ruby bis: Karima testimonia in aula

Karima El Mahroug in arte Ruby Rubacuori, quest’oggi è stata ascoltata come test nel processo definito Ruby bis per la continuità con il processo che vede inquisito Silvio Berlusconi. La giovane marocchina è entrata per la prima volta nel Palazzo di Giustizia di Milano accompagnata dal suo compagno Luca Risso e i suoi due avvocati  per deporre come parte lesa nel processo Ruby bis a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Il 4 aprile scorso Karima aveva organizzato un sit-in davanti al Tribunale di Milano per leggere una lettera e far ascoltare la sua voce nonostante non fosso stato richiesto nel processo Ruby la sua testimonianza né dal pm Boccassino né dalla difesa di Berlusconi.

Letta sul nodo dell’Imu

Si avvicina uno dei primi appuntamenti veramente importanti per il nuovo governo Letta. Ci riferiamo al decreto che porterà alla sospensione del pagamento della prima rata dell’Imu: attenzione, il riferimento a quanto pare, le notizie non sono ancora certe ma le indiscrezioni risultano attendibili come non mai in questa occasione, sarà esclusivamente all’Imu sulla prima casa a causa della brusca frenata degli ultimi giorni in merito all’Imu per le imprese cioè a quella sui capannoni industriali. E tutto ciò ha già portato a prime schermaglie tra Popolo della Libertà e Partito Democratico (leggi anche: L’Imu sui capannoni slitta).

L’Imu sui capannoni slitta

Slitta la sospensione dell’Imu per le imprese. Al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo si sospenderà l’Imu solo sulla prima casa. Queste sono le notizie non ufficiali che filtrano dalle consuete e affidabili voci di corridoio e che quindi, in maniera indiretta, testimoniano una volta di più che è proprio la questione sull’abolizione, o meglio sulla sospensione e sulla modifica di tutto quanto riguarda il pagamento dell’Imu, a tenere in ambasce il governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta. Il terreno dell’Imu diventa il secondo motivo di attrito tra gli esponenti del Popolo della Libertà e del Partito Democratico all’interno del governo in pochi giorni seguendo a ruota la questione della legge contro le intercettazioni.

legge contro intercettazioni a chi serve?

Pdl subito legge contro intercettazioni

Dopo la condanna per il processo Mediaset, la requisitoria della Boccassini sul processo Ruby, la manifestazione di Brescia contro la magistratura al PDL non resta che rispolverare una sua vecchia legge contro intercettazioni e quindi ridurre il potere investigativo dei magistrati coadiuvati ovviamente dalle forze dell’ordine. Enrico Costa, capogruppo del PDL nella commissione Giustizia ha depositato una proposta di legge contro intercettazioni identica al tesco Alfano che andava a colpire e limitare duramente questo strumento investigativo.

Il Pdl ripropone la legge anti-intercettazioni

Si preannunciano momenti di tensione in seno al nuovo governo di ampia coalizione del presidente del Consiglio Enrico Letta tenuto insieme dal sostegno del Partito Democratico e del Popolo della Libertà in primo luogo e poi, in misura minore, da altri differenti partiti. Fatto sta che i primi attriti tra esponenti dei due schieramenti opposti all’interno della medesima formazione di governo già ci sono stati in embrione. E, potremmo dire che ci sono stati ancor prima della formazione stessa del governo ovvero già prima della formazione della lista completa dei ministri, dei sottosegretari, dei viceministri e dei presidenti di commissione.

Rubygate: la requisitoria della Boccassini

Altra giornata molto importante nell’ambito delle cronache giudiziarie del nostro Paese e delle vicende dell’ex presidente del Consiglio e attuale leader del Popolo della Libertà e della coalizione di centrodestra Silvio Berlusconi. Nella fattispecie, oggi, al Palazzo di Giustizia di Milano è in corso il processo Ruby in cui l’imputato principale è proprio il cavaliere. Il calendario giudiziario prevede per la giornata di oggi la requisitoria della pubblica accusa: la parola è dunque a il pm Ilda Boccassini. La Boccassini ha ripreso alcuni passaggi della requisitoria del collega Antonio Sangermano di qualche mese fa.

Epifani contro Berlusconi

Il governo Letta è già ai minimi storici delle relazioni interne tra differenti fazioni. O, in questo caso, è più corretto parlare di relazioni interne tra differenti partiti data l’eterogenea composizione del governo di unità nazionale o di ampia coalizione che dir si voglia che è presieduto dal neo presidente del Consiglio Enrico Letta (leggi: Governo Letta in ritiro: stop ministri in tv). Ovviamente quando si pensa a contrasti interni tutti immaginiamo ipotetici attriti tra i due principali partiti che offrono il proprio sostegno e che tengono insieme il governo Letta, vale a dire tutti pensiamo a frizioni tra Partito Democratico e Popolo della Libertà. E non sbagliamo.

Governo Letta in ritiro: stop ministri in tv

Il Governo Letta in ritiro

Un giorni di “ritiro” per i ministri del governo Letta presso l’Abbazia di Spineto a Sarteano vicino Siena diciamo a metà strada tra Firenze e Roma. Letta fa sapere che sarà un’occasione importante per fare spogliatoio e creare una squadra di governo coesa e soprattutto compatta su determinati obiettivi da raggiungere.