La Gabanelli si ritira Stefano Rodotà sarà il candidato M5S

 Come aveva già fatto intendere ieri Milena Gabanelli, ha ufficializzato la sua scelta di non voler partecipare alla corsa verso l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica ma restare a svolgere il suo ruolo di giornalista d’inchiesta a Report. Così Beppe Grillo e tutto il movimento cinque stelle si è preoccupato di informare di questa scelta il secondo votato nelle quirinarie, cioè Gino Strada che ha anche egli espresso una chiara rinuncia alla candidatura.

M5S voterà Milena Gabanelli Presidente della Repubblica

 Dopo le votazioni sui dieci nomi, diventati nove dopo il ritiro dello stesso Grillo dalla possibile candidatura al Quirinale, oggi è venuto fuori il verdetto, il M5S voterà in Parlamento alle prime consultazioni per l’elezione del nuovo capo dello stato la giornalista Milena Gabanelli, questo è il nome espresso dalle votazione interne al movimento cinque stelle. La Gabanelli alla notizia, ha reagito con emozione per essere stata scelta e quindi premiata per il suo operato ma del resto ha fatto già intendere che forse sarebbe meglio se continuasse a fare la giornalista.

Quirinale: intesa Monti – Bersani

Un nuovo fronte di trattativa si apre per quanto riguarda l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Del resto, siamo ormai agli sgoccioli per l’avvio delle procedure che decideranno chi sarà il nuovo inquilino di Palazzo del Quirinale ed è quindi intuibile che le trattative si fanno adesso più serrate. Nelle ultime settimane sono stati Berlusconi e Bersani, rispettivamente leader del Partito Democratico e del Popolo della Libertà, a tirare le fila del discorso, eppure, nella giornata di ieri, ha parlato Monti.

Quirinale: la rosa del PD

La fine del mandato di Giorgio Napolitano si avvicina, le dichiarazioni dell’attuale Presidente della Repubblica sono limpide in merito all’esclusione categorica di un possibile, anche se difficilmente proponibile anche solo dal punto di vista del diritto costituzione, Napolitano – bis, e l’elezione del nuovo Capo dello stato si avvicina. Tutto ciò in un contesto per altro assai difficile in cui le ultime mosse del Quirinale sono state mosse interlocutorie e infruttuose, cioè l’incarico a Bersani prima e la nomina dei dieci saggi dopo.

Quirinarie, Casaleggio no a Prodi e Bonino

 Oggi si svolgono sul portale del movimento cinque stelle, le quirinarie, cioè le votazione per scegliere il nome del candidato alla Presidenza della Repubblica, gli iscritti potranno esprimere la loro preferenza fino alle 21.00. Ieri Beppe Grillo che era stato nominato tra i dieci papabili ( leggi anche … Elezioni capo dello stato. I dieci nomi del M5S) attraverso un post ha dischiarato di ritirare la sua candidatura ringranziando tutti coloro che comunque avevano fatto il suo nome.

Cassa Integrazione: scontro Fornero Camusso

Il problema di oggi si chiama Cassa integrazione. La risorsa cui ricorrono moltissime aziende, siano esse piccole, medie o grandi imprese, in periodi di crisi duratura e profonda come quella che stiamo vivendo è sempre la stessa. Eppure, mai come in questo frangente della nostra storia repubblicana, anche il ricorso alla Cassa Integrazione è a rischio: e non per dubbi di sorta o per una nuova qualche riforma introdotta in materia, ma per una ragione più basilare e, se vogliamo, assai più grave, vale a dire per la mancanza di fondi da destinare alla Cassa Integrazione.

Scontro Berlusconi – Bersani sul governissimo

Prove sempre più difficili di dialogo tra Berlusconi e Bersani. Con l’inserimento di Beppe Grillo e del suo Movimento a Cinque Stelle che il prossimo Presidente della Repubblica lo vuole scegliere su internet. Nulla di più complesso in questo frangente della vita politica del nostro Paese: e nulla di più inutile proprio in un momento come questo laddove le parole d’ordine dovrebbero essere serietà e rapidità. Fatto sta che sono passati quasi due mesi dalle elezioni del 24 e del 25 febbraio e l’incertezza impera ancora.

Elezione capo dello stato. I dieci nomi del M5S

 Quasi 50.000 iscritti al portale del movimento cinque stelle hanno dato vita alla prima votazione online per la scelta dei 10 possibili candidati alla Presidenza della Repubblica. Lunedì invece verrà solto il secondo turno di votazione per scegliere uno dei dieci papabili da presentare e votare in Parlamento. La lista dei possibili presidenti della Repubblica secondo il movimento cinque stelle è la seguente: Emma Bonino, Giancarlo Caselli, Dario Fo, Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Gino Strada, Milena Gabanelli, Beppe Grillo, Ferdinando Imposimato, Romano Prodi.

Cgil: l’aumento della Cassa Integrazione

Il report del Cgil getta in un cono d’ombra profondo tutte le voci di ripresa cui sta facendo affidamento l’Italia. Non si tratta, sia ben chiaro, di paragonare fonti differenti e, tra l’altro, talmente eterogenee da rendere improponibile qualsiasi forma di confronto, ma lascia di certo pensare che l’allarme del Cgil sia, almeno in prima lettura, discordante rispetto a quanto assicurato da molte istituzioni europee sull’avvicinarsi della ripresa. A conti fatti, in questa sede, ci riferiamo all’analisi pubblicata negli scorsi giorni dalla Cgia di Mestre che mette in guardia sulla reale portata delle crisi all’interno del nostro Paese.

Patto segreto Berlusconi – Bersani

L’intesa tra Berlusconi e Bersani non è più solo un’ipotesi sulla carta, ma tanti sono gli indizi che lasciano pensare gli addetti ai lavori e non. In effetti, le posizioni che stanno mantenendo il leader del Partito Democratico e della coalizione di centrosinistra da un lato, e il leader del Popolo della Libertà e della coalizione di centrodestra dall’altro, sono solo apparentemente inconciliabili. E, dato ancor più rilevante, si tratta di posizioni che nel corso delle ultime settimane vanno via via avvicinandosi: basti pensare alle dichiarazioni immediatamente successive alle elezioni del 24 e 25 febbraio e a quanto accaduto negli ultimissimi giorni.

Le riforme dei dieci saggi per l’Italia

 Oggi diciamo che si conclude ufficialmente l’esperienza istituzionale e politica del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Infatti si è conclusa con due relazioni l’operato dei dieci saggi nominati dal Capo dell Stato per cercare di trovare all’interno del Parlamento punti in comune dei partiti su alcune riforme di cui il Paese necessita.

L’incontro Renzi – D’Alema

 

L’incontro di ieri tra Massimo D’Alema e Matteo Renzi non è passato di certo inosservato. E, di certo, non doveva passare inosservato perché entrambi ci tenevano a farsi intercettare dalla consueta folla di cronisti e di telecamere. Anche se l’incontro tra Renzi e D’Alema era stato fissato da tempo, ad ogni modo, ha conquistato significati maggiori delle previsioni proprio per il momento in cui si è verificato, vale a dire il momento di maggior tensione tra il primo cittadino del capoluogo toscano e il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani.