Berlusconi fece sesso con Noemi Letizia minorenne

 Torna in prima pagina, la storia di Silvio Berlusconi con la giovanissima Noemi Letizia, che nel 2009 stranamente ebbe la fortuna di avere alla sua festa di diciotto anni la presenza del Presindete del Consiglio dei Ministri in carica da poco meno che un anno. Fecero scalpore le foto che ritraevano il presidente ad una festa di una diciottenne, tante le storie inventate, niente di chiaro ed è tutto passato come se fosse una cosa normale che una delle cariche dello stato più importanti presenzi alla festa di compleanno di una diciottenne.

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M5S contro Napolitano

 

Nuova puntata per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica italiana. In effetti, allo stato delle cose, la principale priorità dell’agenda politica del nostro Paese e, dunque, di conseguenza, il maggiore impegno per i rappresentanti del nostro Parlamento dovrebbe essere la formazione del nuovo governo. Ma, a ben guardare, mentre da un lato ci sono i dieci saggi scelti dall’attuale Capo dello Stato a ragionare per smussare gli angoli tra le opposte fazioni, le scadenze per l’elezione del nuovo Capo dello Stato si avvicinano.

Scontro Renzi – Bersani sulla corsa al Quirinale

La corsa al Quirinale si intreccia sempre più con gli altri filoni della vita politica del nostro Paese. E, in questo momento in cui il Partito Democratico rischia come mai prima d’ora la deflagrazione dall’interno, anche la questione dei grandi elettori diventa terreno di scontro tra il segretario e leader della colazione di centrosinistra Pierluigi Bersani e il sempre più lanciato Matteo Renzi. Che i due non abbiano mai messo via l’ascia di guerra è cosa evidente da sempre nelle segrete stanze del Partito Democratico, ma è altrettanto vero che i contrasti, adesso, si fanno sempre più pubblici.

Vendola si dimette da deputato

 In questi giorni un’intervento parlamentare da parte del movimento cinque stelle aveva riportato in auge il problema del doppio incarico all’interno del Parlamento. Infatti sono tanti gli eletti, tra deputati e senatori, che ricoprono più incarichi istituzionali sia come consiglieri regionali che provinciali. Il caso di Nichi Vendola forse era quello più eclatante e sul quale si è polemizzato tanto, così il governatore della Regione Puglia per fugare ogni dubbio ha pensato bene di presentare le sue dimissioni da deputato per tornare a governare a tempo pieno la sua Puglia.

L’allarme di Confindustria

Le dichiarazioni del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi sulla situazione economica, e non solo, del nostro Paese non lasciano ben sperare. In effetti il presidente degli industriali italiani ha più volte ribadito la propria posizione rispetto alla drammaticità del momento che il nostro Paese sta vivendo da molti punti di vista: perché se da un lato è assolutamente innegabile la difficoltà derivante per il nostro Paese dalla congiuntura economica negativa attiva al livello internazionale, dall’altro, è altrettanto innegabile che l’immobilismo della politica italiana non contribuisce ad avviare la strada del miglioramento e della ripresa.

Accordo Berlusconi – Bersani sul Quirinale

I margini per l’accordo tra Berlusconi e Bersani ci sono. E’ questa, nei fatti, la notizia più importante della giornata politica di ieri che ha vissuto un incontro nel pomeriggio tra il segretario del Partito Democratico e leader della coalizione di centrosinistra Pierluigi Bersani e il suo dirimpettaio Silvio Berlusconi, leader del Popolo della Libertà e della coalizione di centrodestra. Si è trattato di un incontro non ufficiale e neanche risolutivo, ma, ad ogni modo, si è aperto in modo pubblico il dialogo tra le due coalizioni.

Grillo e l’occupazione delle commissioni

Tutto ruota, o meglio, tutto sembra ruotare intorno alla questione delle commissioni parlamentari. Nelle ultimissime ore, in rapida successione, possiamo riassumere almeno tre differenti accadimenti in merito alla vicenda delle commissioni parlamentari. Tutto è partito dalle dichiarazioni ad effetto di Crimi e Lombardi – i capigruppo al Senato e alla Camera del Movimento a Cinque Stelle – che avevano minacciato di occupare le commissioni pur di dare l’avvio ai lavori in Aula in tempi brevi.

Bersani: Berlusconi? Ti conosco mascherina

 Continua l’impasse politico che vede il nostro Paese fermo immobile a ormai quaranta giorni dalle elezioni politiche. Queste’ultime avrebbero dovuto cambiare tutto ma  invece, risolvendosi in un pareggio, hanno gettato l’Italia in una fase di stallo che effettivamente rende difficile immaginare qualsiasi via di uscita. Intanto in questi giorni è atteso il discusso incontro tra Bersani e Berlusconi che dovrebbero fare il punto della situazione sulla questione dell’elezione del Presidente della Repubblica ma non sul possibile governissimo.

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No alle commissioni permanenti

Nell’ambito della complessa agenda politica del nostro Paese, un nuovo focus intorno a cui si sta concentrando il dibattito negli ultimissimi giorni è quello che ruota intorno alle commissioni parlamentari. In effetti l’innesco della nuova polemica in merito al ruolo e alla minaccia di occupazione delle commissioni parlamentari lo hanno acceso i grillini con le dichiarazioni incendiarie dei capigruppo del Movimento a Cinque Stelle alla Camera e al Senato Roberta Lombardi e Vito Crimi.

M5S e l’occupazione delle commissioni

Nuovi fuochi d’artificio da parte del Movimento a Cinque Stelle. A conti fatti, la presenza nell’Aula di Montecitorio e di Palazzo Madama dei neoeletti del movimento guidato da Beppe Grillo rappresenta senza ombra di dubbio la principale novità del panorama politica del nostro Paese. E, con una dose calcolata e ben ponderata di rischio, potremmo indicare la presenza dei rappresentanti del Movimento a Cinque Stelle come una delle più grosse novità degli ultimi decenni della storia repubblicana del nostro Paese.

Le difficoltà del PD

 

Le spaccature all’interno del Partito Democratico sono ormai sempre più visibili. E rappresentano, al momento e allo stato delle cose, una ferita che appare difficilmente rimarginabile. O meglio, una ferita rimarginabile sì, ma a caro prezzo, vale a dire con lo spettro della scissione oppure con la capacità gestionale di sopportare sempre più frequenti fronde interne.

Di Pietro: batosta elettorale e tesoretto

Non sono settimane facili per Tonino Di Pietro. L’ex magistrato che ha messo via da tanti anni la toga per intraprendere, anche con discreto successo, la sua avventura politica, sembra, allo stato delle cose, essere prossimo al capolinea. Un capolinea politico, che si intenda, è che, di fatto, non è mai apparso così vicino dopo i risultati elettorali del 24 e del 25 febbraio che hanno estromesso il Tonino nazionale da Montecitorio e che hanno eroso in maniera inequivocabile il consenso che l’Italia dei Valori aveva accumulato nel corso degli anni.