In queste ore il M5S fa sapere attraverso i suoi due capogruppi di Camera e Senato, rispettivamente, Roberta Lombardi e Vito Crimi, che si stanno attuando votazioni interne al partito per scegliere i candidati alla presidenza delle due camere del Parlamento. Per la camera dei Deputati i candidati cinque stelle hanno presentato 10 nomi che voteranno internamente, e lo stesso vale per il senato dove sono in lizza 4 nomi. Tutto avverrà nella massima trasparenza che è forse il valore principale finora espresso dal movimento e dai suoi portavoce.
Politica Italiana
Il PDL da Napolitano
Nuova puntata nella corsa al Quirinale. Nella giornata di ieri si sono fatti più fitti i colloqui tra le parti interessate, laddove per parti interessate facciamo riferimento agli esponenti dei principali partiti. Ma facciamo riferimento anche, in maniera intuibile, a chi, ancora per qualche settimana, è il legittimo inquilino di Palazzo del Quirinale. Ovviamente la partita è apertissima e, mai come in questa occasione, l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica diventa uno snodo cruciale.
I processi di Berlusconi. Continua lo scontro Magistratura – Pdl
Continua lo scontro tra magistrati e Pdl, la manifestazione degli esponenti del partito del Popolo della Libertà ha radicato il braccio di ferro nonostante il monito di Napolitano di rispettare le istituzioni e sopratutto la magistratura. L’ Anm ha preso le difese di tutti i magistrati coinvolti nei processi di Berlusconi, affermando la netta indipendenza della magistratura che opera nel nome della giustizia e non per fini politici.
Prodi e D’Alema in corsa per il Quirinale
Entra nel vivo la campagna elettorale per le candidature al Quirinale. Prodi e D’Alema gli ultimi nomi forti in corso per la Presidenza della Repubblica e al centro del dibattito politico che ne scaturisce. Ovvia l’opposizione da parte del Pdl, meno l’ostracismo interno al centrosinistra per due nomi entrambi provenienti dalla stessa area. Anche perché la corsa alla presidenza della Repubblica si gioca anche sul terreno dei rapporti tra magistratura e politica in cui la posizione di Berlusconi ha un peso innegabile.
Renzi, il PD e nuove elezioni
La figura più di spicco nelle ultime settimane all’interno del Pd è Matteo Renzi. In effetti la coincidenza ci deve lasciar pensare e deve fare aprire gli occhi a tutti coloro che si interessano di politica, e che abbiano votato per il Pd e che abbiano votato diversamente. A conti fatti, questi, dovrebbero essere i giorni di Pierluigi Bersani che, fino a prova contraria, una maggioranza l’ha ottenuta. Molto più risicata rispetto alle previsioni, sue e dei suo avversari, molto legata al criterio di ripartizione del premio di maggioranza della legge elettorale attualmente in vigore, ma pur sempre una maggioranza.
Ipotesi fiducia M5S al governo PD
In questi giorni si continua a discutere intorno alla possibile formazione di un governo di minoranza, al quale dovrebbero partecipare M5S e centrosinistra. Bersani che sarà incaricato a fare la prima mossa ha dettato delle linee guida racchiuse in 8 punti che dovrebbero avvicinare la politica del suo partito agli obiettivi del M5S, primo fra tutti la riduzione del numero dei parlamentari e delle spese assurde della casta.
(leggi anche … IL PD APRE AL MOVIMENTO CINQUE STELLE, NESSUN INCIUCIO CON PDL)
Fitch taglia il rating dell’Italia
Fitch taglia il rating dell’Italia da A- a BBB+. Il tanto temuto downgrade del rating dei titoli di Stato italiani è arrivato nella giornata di ieri. Se ne parlava da tempo a dire il vero e, da più parti, il taglio del rating era stato già ventilato: nelle ultimissime settimane poi, era solo questione di tempo perché l’agenzia di rating Fitch aveva già espresso il suo giudizio negativo in merito al risultato elettorale maturato alle elezioni del 24 e 25 febbraio. Non un giudizio di valore, ma una constatazione della paralisi istituzionale (leggi anche: Spread e rating dopo le elezioni).
Berlusconi ricoverato: processo Ruby sospeso
Periodo difficile per l’ex Capo del governo Silvio Berlusconi. Dopo il brillante risultato elettorale, infatti, nelle settimane immediatamente successive alle operazioni di spoglio, il leader del Pdl ha iniziato, o meglio, è tornato ad essere al centro della cronaca giudiziaria italiana. Tanti gli appuntamenti al Palazzo di Giustizia di Milano e tante scadenze concentrate in questi giorni: Rubygate, Mediatrade e le vicende relative alle intercettazioni Fassino – Consorte (leggi: Berlusconi condannato per l’intercettazione di Consorte e Fassino). A tutto ciò si aggiungono i problemi di salute.
Grillo leader nei sondaggi post voto
Le difficoltà del periodo immediatamente successivo alle elezioni sono prassi ben nota in tutte le democrazie contemporanee. Si tratta di difficoltà strettamente tecniche da un lato, ma, dall’altro, a ben guardare, sono quelle politiche in tutti i sensi a destare le maggiori perplessità. Perché è nei giorni immediatamente successivi alle elezioni che i partiti e i loro rappresentanti si accaparrano incarichi e poltrone con logiche spesso miopi e retrograde. Tali difficoltà di solito sono limate dalla chiarezza di un risultato elettorale: cosa che questa volta non è accaduta (leggi: Ingovernabilità e grande coalizione).
La formazione del nuovo governo
La situazione immediatamente successiva al voto è, secondo la prassi di tutte le democrazie degne di questo nome, il periodo più complesso e, al contempo, il periodo più importante per gettare le basi della successiva legislatura. Ma, a conti fatti, il periodo immediatamente successivo al voto, questa volta, per il nostro Paese, rappresenta profili di difficoltà di portata enorme. Difficoltà dovute al peso specifico dei differenti partiti, alla ritrosia all’accordarsi reciprocamente mostrata in queste prime fasi e, ovviamente, acuite dal tipo di risultato che è venuto fuori dai seggi (leggi: Spread e rating dopo le elezioni).
Rubygate: la requisitoria dell’accusa
La requisitoria del pm Antonio Sangermano nel filone del processo Rubygate è stata pronunciata poche ore fa, eppure le parole della pubblica accusa risuonano ancora in modo veemente ed estremamente deciso nei corridoi del Palazzo di Giustizia di Milano. Non si tratta di toni enfatici propri dell’immediato periodo post elettorale, si tratta, piuttosto, di contenuti nuovi che il pm rovescia sul banco degli imputato. Contenuti nuovi e vecchi al tempo stesso potremmo dire, perché, nei fatti, sono riconfermate tutte le accuse.
Crimi e Lombardi capigruppo del M5S
Oggi riuniti nuovamente in assemblea i neoeletti del movimento cinque stelle hanno nominato tramite votazione i loro capigruppo pro tempore al Senato e alla Camera che copriranno questa carica solo per tre mesi, rispettando la rotazione imposta dal decalogo degli eletti. I primi due capogruppo sono Vito Crimi per i cittadini Senatori e Roberta Lombardi per i cittadini deputati. Durante la loro assemblea andata in onda in diretta streaming attraverso il canale youtube del moviemento “La Cosa” gli eletti hanno anche avuto l’opportunità di incotrare i due leader passati in visita, Beppe Grillo e Casaleggio.