Elezioni 2013: la campagna elettorale di Monti

La campagna elettorale del premier uscente Mario Monti ha avuto inizio. Gli ingredienti ci sono tutti: il tono più aggressivo del solito, la scelta di una cornice allusiva e la presa di distanza dagli altri contendenti. Da tutti, e da destra e da sinistra. C’è anche la volontà di presentarsi come figura lontana dagli schemi di partito che hanno caratterizzato la politica fino ad oggi, ma, secondo i detrattori, in fondo, la forza di abbandonare i vecchi schemi pubblicamente attaccati, al momento, non c’è.

Elezioni 2013: le liste del Pdl

Le liste elettorali del Pdl stentano a prendere una forma definitiva. Eppure i termini per la presentazione sono ormai agli sgoccioli: la frenesia tipica delle ultime ore in occasioni come queste, si sta trasformando in un travaglio ricco di colpi di scena assai più problematico in occasione delle prossime elezioni e dell’imminente apertura della campagna elettorale. Il problema più grosso da risolvere rimane per il Pdl trovare l’equilibrio tra l’incandidabilità degli inquisiti e la capacità di portare voti.

Il patto di non belligeranza tra Monti e Bersani contro Berlusconi

 Siamo entrati nel vivo della campagna elettorale, manca poco più di un mese per il tanto sospirato voto del 24-25 febbraio che nella migliore delle ipotesi restituirà un governo all’Italia che per ora resta a galla senza nessuna guida essendo il governo Monti di fatto sfiduciato e dimissionario. L’attuale legge elettorale però obbliga la coalizione vincente a stravincere anche al Senato sopratutto in regioni come Lombardia, Campania e Sicilia, questo potrebbe compromettere la stabilità del nuovo Governo che si andrà a formare.

Elezioni 2013: Monti contro Berlusconi sull’economia internazionale

Il contrasto tra Monti e Berlusconi diventa ogni giorno più aspro. A cinque settimane dalla chiusura della campagna elettorale sembra che già si sia entrati nella fase più calda, cosa che per altro pochi si aspettavano così presto. Fatto sta che il contrasto tra Monti e Berlusconi – ma il premier dimissionario non si lascia sfuggire l’occasione di ironizzare anche sull’operato della Lega (Alleanza Lega – Pdl: elezioni 2013) – sale quotidianamente sia nei toni che nei contenuti. E si aggiunge a Lo Scontro Monti – Pd.

Elezioni 2013: il Ppe vuole Monti

Il Ppe sta con Monti, non con Berlusconi. Le affermazioni sono di Joseph Daul, francese, presidente degli eurodeputati del Pdl che ieri, a margine di una conferenza stampa a Strasburgo ha dichiarato senza possibilità di fraintendimenti che il candidato del Ppe alle elezioni in Italia è Mario Monti (Ecco il simbolo della lista Monti al Senato “Scelta civica con Monti per l’Italia”). E ha ribadito la scarsa fiducia nei confronti del cavaliere annoverando tra le sue colpe la tendenza demagogica e antieuropea nonché il ruolo chiave nel crollo del governo Monti.

Elezioni 2013: Berlusconi premier?

I simboli elettorali sono stati presentati da poche ore e già nascono le prime polemiche. Questa volta non ci riferiamo a irregolarità o inadempimenti burocratici, ma a qualcosa di più concreto. Al momento il nodo principale fonte di discussione non riguarda il premier dimissionario Monti (Ecco il simbolo della lista Monti al Senato “Scelta civica con Monti per l’Italia”), ma è il simbolo del Pdl sulla cui scheda c’è scritto a chiare lettere “Berlusconi presidente”.

Elezioni 2013: il programma di Bersani

Bersani ha annunciato le proprie mosse dei prossimi giorni. Il leader del Pd ha di fatto anticipato l’apertura della prossima campagna elettorale prevista per giovedì indicando alcune delle priorità presenti sulla sua agenda. Non si può parlare di programma dei primi cento giorni come spesso accade in queste occasioni, ma alcuni punti importanti sono comunque emersi.

Elezioni 2013: il manifesto di Confindustria

A meno di due mesi dalle elezioni Confindustria fa sentire la propria voce. Non un nuovo movimento politico, nè un avvicinamento al premier uscente che, di fatto, si sta allontanando da tutti gli schieramenti tanto da immaginare che ci sarà alle Elezioni 2013: Monti contro tutti.  Ma un manifesto programmatico da sottoporre pubblicamente ai movimenti in corsa per le elezioni con una lunga serie di idee, proposte, riforme e progetti. E con la loro copertura finanziaria, forse uno degli elementi più interessanti: vale a dire che per ogni progetto e riforma Confindustria pubblicherà anche quanto costa applicarlo e dove trovare le risorse necessarie.

Elezioni 2013. Il PDL prepara le liste, in Campania c’è Cosentino

 Ancora non sono state ufficializzate le liste del PDL ma già vengono fuori i nomi più illustri che verranno candidati nelle prime posizioni in ogni regione. Fanno discutere alcune candidature scomede al partito sopratutto in termini di immagine ma con i tempi serratissimi non importa più la qualità ma la quantità di voti che si riescono ad imbarcare sopratutto per la corsa al Senato, dove l’obiettivo diventa a questo punto il “pareggio”, come accadde nel 2006 con il governo Prodi che vinse a palazzo Madama per pochi voti e quindi ottenne pochissimi seggi utili per governare in maniera stabile.

Elezioni 2013: Monti contro tutti

Monti corre da solo. Non è solo una scelta formale già per altro testimoniata dalla creazione del proprio movimento (Ecco il simbolo della lista Monti al Senato “Scelta civica con Monti per l’Italia”), ma è un punto fermo della sua campagna elettorale. In altre parole è come se il Professore con l’avvicinarsi delle elezioni e il conseguente inasprimento dei toni elettorali ci tenga a prendere le distanze sia da Berlusconi che Bersani. Con motivazioni differenti ma con eguale fermezza.

Alleanza Lega – Pdl: elezioni 2013

L’ufficialità dell’accordo tra Lega e Pdl passa attraverso le parole di Roberto Maroni che ha fatto una scelta che sembra più di convenienza che ideologica. O che almeno l’ha fatta passare come tale, dettata più che da un’adesione ideologica all’agenda politica del Pdl dalla convenienza del momento politico. In potentissima sintesi non sbagliamo se affermiamo che Maroni sta con Berlusconi perché non può farne a meno.

Berlusconi cerca l’intesa con la Lega per riconquistare il 40% del 2008

 Il cavaliere resta ottimista e in un’ ultima intervista telefonica al Tg5 racconta le sue convizioni e la sua strategia. L’allenza con la Lega resta imprescindibile anche se fino ad ora non c’è nulla ancora di ufficiale. L’obiettivo di Berlusconi è chiudere l’alleanza con il carroccio al più presto e puntare insieme a quel 40% che nel 2008 lo riconfermò premier dopo la breve parentesi di Prodi. Berlusconi è convinto di poter recuperare consensi anche se non nasconde un po’ di nervosismo per la salita in campo di Monti che in un certo qual modo toglierà molti voti al PDL.