
Il premier ha anche dichiarato che le dimissioni sono una proposta irricevibile, in quanto non è stato tradito il mandato elettorale e nemmeno le riforme.
Il premier ha anche dichiarato che le dimissioni sono una proposta irricevibile, in quanto non è stato tradito il mandato elettorale e nemmeno le riforme.
Sono state ben 230 le città italiane dove si è manifestato in piazza, a partire dalla capitale. A Roma secondo gli organizzatori erano presenti addirittura 500mila persone, che si sono radunate con lo slogan “tempo di esserci tutte e tutti, vogliamo un Paese che rispetti le donne“.
Queste sono solo alcune delle parole dette da Berlusconi durante un’intervista esclusiva rilasciata a Il Foglio.
L’idea ovviamente è venuta in mente a Silvio Berlusconi durante l’ufficio di presidenza del Pdl. Per cercare di mettere da parte le difficoltà giudiziarie legate alla sua persona, il premier nel corso della riunione dell’ufficio di presidenza del Pdl svoltasi ieri a Palazzo Grazioli ha proposto questo decreto.
I pm hanno stralciato la posizione di Berlusconi creando un fascicolo autonomo, contenente la richiesta di giudizio immediato per i quali è accusato il presidente del Consiglio, cioè concussione e prostituzione minorile.
Berlusconi ha risposto a Bossi, il quale chiedeva di non tirare avanti solo per galleggiare, dicendo che esistono le basi per portare a compimento i progetti iniziati, partendo proprio dal federalismo, tanto caro al leader della Lega Nord.
La manifestazione, organizzata dal Popolo Viola con intenti pacifici, è diventata l’occasione perfetta per alcuni estremisti, che secondo la polizia sono anarchici, provenienti dai centri sociali di Milano.
Dopo tanti tentativi del governo per modificare il testo è stato respinto, però in serata è stata convocato un consiglio dei ministri straordinario che ha approvato il decreto, non curandosi della decisione della Bicamerale.
Umberto Bossi ha dichiarato che finalmente i comuni avranno le risorse senza andarle a chiedere col cappello in mano ed i soldi rimarranno dove vengono prodotti.
Il parere della giunta per le autorizzazioni di Montecitorio è stato così approvato dalla Camera, con 315 voti a favore (senza quello di Berlusconi, assente) e 298 voti contrari. C’è stato un solo astenuto, Luca Barbareschi di Fli, che però ha poi dichiarato di aver commesso un errore.
Nella notte si è tenuto un vertice tra la Lega Nord ed il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli, per fare il punto della situazione, dopo che negli ultimi giorni il ministro Roberto Calderoli ha portato avanti le trattative.
La proposta della Giunta delle Autorizzazioni è quella di rinviare gli atti alla magistratura perchè la competenza sarebbe del Tribunale dei ministri.
Come spiegato da Alfano, il tema non è mai stato cancellato dall’agenda politica ed anche recenti pronunciamenti della Corte di Strasburgo richiamano l’Italia ad una accelerazione dei processi.