Le elezioni europee si avvicinano e tra gli schieramenti cresce la tensione che a volte ha il senso di uno scontro verbale. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha parlato di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle, che nei sondaggi sembrano in crescita, in modo molto diretto.
Renzi ha dato il via alla campagna elettorale del Pd e ha affermato che le europee sono un derby tra rabbia e speranza e cioè “Tra chi scommette sul fallimento dell’Italia e chi pensa che l’Italia ce la può fare. Prima eravamo abituati a falchi e colombe, ora ci sono solo gufi e sciacalli”.
Renzi prova quindi a veicolare un’immagine diversa da quella di Grillo. Se la forza di Grillo è quella di essere “distruttore” della mala politica e corente con un modo di fare che non ammette compromessi e rapporti, Renzi sembra puntare sul “fare” proponendosi come uomo del vero cambiamento non a parole. Renzi ha dalla sua parte l’operato del governo e cerca di fare il modo che proprio l’arma anti sistema di Grillo si ritorca contro il M5S, accusato di non fare nei fatti e di parlare soltanto.
Il Presidente del Consiglio ha detto: “Qualunque cosa succede sui giornali c’è chi specula e cerca di dare l’idea che non c’è più niente da fare, che le istituzioni sono finite”.
Le strategie comunicative si confrontano tra due leader che in questo specifico hanno molte qualità. Il terzo incomodo Berlusconi cerca come spesso ha fatto lo sprint finale, ma i sondaggi lo vedono ancora indietro e c’è il rischio che alcuni voti passino a Grillo.
Sempre sulla campagna elettorale Renzi ha affermato: “Tutte le questioni che riguardano il governo ve le risparmio. Mi chiedete se dovete farci la campagna elettorale? No, gli ottanta euro sono un antipasto, sono l’inizio del cambiamento, è il tentativo di iniziare a restituire al ceto medio quel che gli spetta e gli è stato portato via in questi anni”.