In questi giorni si sente parlare moltissimo del referendum No Trivelle del 17 aprile con tutti coloro che votano Sì pronti a sottolineare l’assenza di una posizione ufficiale del governo sull’argomento. Sostenitori a parte, andiamo a vedere quali sono i due tipi di referendum previsti dall’ordinamento italiano.
referendum
Il referendum sul finanziamento alle scuole private
Anche Romano Prodi si schiera nella sua Bologna in merito al finanziamento alle scuole paritarie. L’ex presidente del Consiglio e, con una battuta, potremmo definirlo anche come l’attuale Presidente della Repubblica mancato, si dice a favore del finanziamento pubblico alle scuole paritarie e mette la sua voce in quella che ha tutti i crismi per essere definita una battaglia politica vecchio stile. Del resto, anche la cornice, cioè la città di Bologna, sembra il luogo ideale di un ritorno al passato nella contesa politica in un contesto nazionale comunque difficilissimo (leggi anche: L’industria in Italia).
Procreazione assistita la Corte di Strasburgo boccia la legge 40
Nuovamente bocciata la legge 40 dalla corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Dopo la prima bocciatura del 28 agosto scorso, l’Italia aveva chiesto il riesame della sentenza che oggi è stata ribadita, rigettando così nuovamente la legge che andava a regolamentare la procreazione assistita in Italia.
Referendum contro il “porcellum”
Un primo successo i firmatari lo hanno già ottenuto, la Cassazione ha infatti giudicato valide le firme raccolte, la palla adesso passa alla Corte Costituzionale che dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità dei quesiti referendari.
Cos’è un referendum
IL REFERENDUM
Referendum, affluenza del 41,10% ieri sera
Secondo le proiezioni fatte dagli esperti del ministero degli Interni rispetto ai dati che sono stati diffusi ieri sera, il quorum sembra essere vicino, in quanto per raggiungerlo mancherebbero i voti di poco più di cinque milioni di italiani (senza contare il voto degli italiani all’estero).
Non ci saranno però più altre rilevazioni dei dati fino alla chiusura dei seggi ma Roberto Maroni, ministro degli Interni, ha pronosticato un esito positivo per l’affluenza ai seggi anche di questa lunga mattinata.
Sulle strade del Piemonte viaggiano le scorie nucleari per la Francia
Nel 2006 è stato siglato un accordo tra l’Italia e le Francia, entrato poi in vigore a gennaio del 2007, in cui si parla del trattamento di 235 tonnellate di combustibile nucleare italiano, che corrisponde agli scarti che sono stati accumulati in Italia nel periodo dell’energia nucleare che è terminata con il referendum del 1987 dopo che gli italiani hanno voluto la chiusura degli impianti.
Gli scarti però dovranno rientrare nel nostro paese entro e non oltre il 31 dicembre del 2025 e la Società gestione impianti nucleari,la Sogin, si sta già attrezzando, con l’autorizzazione di una gara d’appalto per la costruzione di un sito che funga da deposito per le scorie radioattive nella zona di Saluggia (da dove sono partite, in poche parole).
Anche la Francia dice no al nucleare
Nel paese che sembrava essere il baluardo del nucleare, dove l’energia prodotta con la fusione dell’atomo è un affare irrinunciabile, sembra che qualcosa si stia muovendo in favore di energie più pulite.
Dopo lo stop della Germania al nucleare, ora sembra la volta della Francia in quanto i socialisti (che sempre si sono schierati a favore delle centrali) stanno finalmente cambiando la posizione in merito.
La Corte Costituzionale dà l’ok al referendum sul nucleare
Infatti con una decisione unanime la Corte Costituzionale ha deciso che il quesito referendario relativo alla localizzazione di siti per la costruzione di nuovi impianti nucleari, che è stato rivisto dalla corte di Cassazione qualche giorno fa, è ammissibile e valido.
Orari referendum 12-13 Giugno 2011
In un primo momento era stata modificata una legge con lo scopo di rendere inutile il referendum sul nucleare, ma grazie ad una sentenza della cassazione il referendum si farà.
Quorum significato
Il referendum sul nucleare si farà
Quindi il referendum sul nucleare si farà, assieme a quello sul legittimo impedimento e sulla privatizzazione dell’acqua.
Appena si è appresa la notizia, i Verdi e gli esponenti dell’Italia dei Valori che si trovavano in piazza, di fronte alla sede della Cassazione, hanno festeggiato e brindato con lo spumante.