La definitiva entrata in vigore del cosiddetto decreto Enti Locali avrebbe altresì fatto scattare l'operatività dei nuovi requisiti di applicazione dell'Imposta Municipale Unica.
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Codesti nuovi requisiti, come forse saprete e come reso noto dal Governo Monti, sarebbero stati richiesti dal Consiglio di Stato che, negli scorsi giorni, avrebbe lamentato la mancanza, dal su indicato provvedimento, delle caratteristiche necessarie ad identificare, senza dubbio alcuno, gli enti non commerciali piuttosto che gli immobili detenuti a scopo non commerciale con evidente riferimento alla questione dell’opportunità che la Chiesa Cattolica, per lo meno su tutti i propri immobili detenuti a fini commerciali, cominci a corrispondere la dovuta Imposta Municipale Unica.
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Il Governo Monti, dunque, avrebbe integrato l’art. 9, comma 6, del dl n. 174/2012 recante “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonchè ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012” che attualmente riporta: “Al comma 3 dell’articolo 91 bis del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, le parole da: “e gli elementi” fino alla fine, sono sostituite dalle seguenti: “gli elementi rilevanti ai fini dell’individuazione del rapporto proporzionale, nonché i requisiti, generali e di settore, per qualificare le attività di cui alla lettera i) del comma 1 dell’articolo 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, come svolte con modalità non commerciali”.
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