Legge di Stabilità 2013 all’esame della Commissione Finanze

di Gianni Puglisi Commenta

La Commissione Finanze della Camera dei Deputati, i cui rappresentanti e responsabili starebbero attualmente accuratamente analizzando la legge di Stabilità 2013, potrebbe completamente stravolgere, ridisegnandola secondo le indicazioni dei numerosi emendamenti giunti all'attenzione della Commissione Finanze dalle più diverse forze politiche italiane, la normativa di cui sopra.

La Commissione Finanze della Camera dei Deputati, i cui rappresentanti e responsabili starebbero attualmente accuratamente analizzando la legge di Stabilità 2013, potrebbe completamente stravolgere, ridisegnandola secondo le indicazioni dei numerosi emendamenti giunti all’attenzione della Commissione Finanze dalle più diverse forze politiche italiane, la normativa di cui sopra.

LEGGE DI STABILITA’ 2013 E FONDO ESODATI

A non piacere alla Commissione Finanze, che ne avrebbe contestato anche l’integrità strutturale e, più in generale, l’intero impianto normativo, sono soprattutto i provvedimenti di natura fiscale che non solo potrebbero minare dall’interno la solidità della legge di Stabilità 2013, nel caso in cui il Governo Monti, intestarditosi, decidesse comunque di approvare la retroattività dell’applicazione del tetto alle spese detraibile e dell’applicazione della franchigia sulle spese deducibili, bensì anche, e soprattutto, potrebbero non servire assolutamente a nulla.ù

RETROATTIVITA’ TAGLI DETRAZIONI E FRANCHIGIA DEDUZIONI

Sebbene, infatti, la riduzione delle aliquote IRPEF potrebbe aiutare le famiglie italiane nel breve periodo non servirebbe a risollevare l’economia italiana in modo congruo, appropriato e sostenibile sul lungo periodo a causa del continuo aumento del cuneo fiscale e del continuo aumento delle aliquote IVA, provvedimenti letteralmente ed immediatamente in grado di deprimere la produzione industriale ed i consumi.

LEGGE DI STABILITA’ 2013 E TAGLIO DELLE DETRAZIONI

Le soluzioni a tal proposito ideate dalla Commissione Finanze della Camera dei Deputati sono le seguenti:

  • la riduzione dell’aliquota IRPEF del primo scaglione IRPEF lasciando invariata l’aliquota IRPEF del secondo scaglione IRPEF (con l’evidente scopo di procedere, grazie alle risorse risparmiate, alla riduzione del cuneo fiscale)
  • l’abolizione delle misure di riduzione delle aliquote IRPEF dei primi due scaglioni IRPEF (con l’evidente scopo di procedere, grazie alle risorse risparmiate, all’abolizione dell’aumento delle aliquote IVA previsto per giugno 2013).

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