Sentenza n. 40587 del 20/10/2009 della Cassazione Penale.
Il fatto è nato dopo che un camionista aveva provocato la morte di un bambino di 9 anni non rispettando le norme di comune prudenza.
La Suprema Corte ha richiamato l’obbligo imposto dall’art. 102, comma 3, Codice della Strada (vecchio codice, attuale art. 141, comma 4) ed ha confermato la condanna per omicidio all’uomo alla guida del camion, sebbene lui abbia sostenuto di aver rispettato tutte le norme del Codice della Strada.
La Cassazione ha ritenuto che la condotta del bambino non può essere considerata una concausa dell’incidente, in quanto il conducente che scorge un bambino o un anziano in prossimità della strada, deve sempre rallentare se non addirittura frenare completamente.
Stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno muoiono 34.000 persone tra gli 0 ed 14 anni ed oltre i 60.
Sono i ciclisti ed i pedoni i soggetti a maggior rischio, e costituiscono non a caso il 33% delle vittime di incidenti stradali, circa 40.000 morti all’anno.