La Legge anti fumo nei locali pubblici in Italia è entrata in vigore ormai da quasi 7 anni...
Verrebbe da dire che sono i gestori del locale a doverlo fare, invece non è così: infatti il Consiglio di Stato ha stabilito che non sono i titolari di locali pubblici a dover fare applicare il divieto di fumo.
Il Consiglio di Stato è dovuto intervenire sul ricorso della presidenza del Consiglio dei ministri per la riforma della sentenza del Tar Lazio sull’applicazione della circolare (ministero della Salute 17 dicembre 2004) attuativa delle norme antifumo, contro la Silb (Associazione italiana imprenditori locali da ballo), che non si è costituita in giudizio.
Il Tar del Lazio già nel 2005 aveva stabilito che non era legittimo imporre ai gestori di locali l’obbligo di dover richiamare formalmente chi trasgrediva al divieto. Così come non era legittimo incaricare i gestori dell’obbligo di chiamare i pubblici ufficiali competenti.
Il Consiglio di Stato ha quindi confermato la sentenza del Tar, affermando che per stabilire un dettaglio così delicato non possa bastare una circolare, ma serva una legge a riguardo.
Ricordiamo che fino a qualche tempo fa il rischio era che il questore disponesse la sospensione della licenza del locale.