Viene violato il Codice Penale quando ci si rifiuta di fornire le proprie generalità, anche se a chiederle sono dei carabinieri in borghese.
La strana sentenza ha inoltre stabilito che neppure il recarsi subito dopo in caserma per fornire i dati può evitare la pena.
Dunque la Cassazione ha confermato la condanna ad un giovane che non aveva riferito le proprie credenziali a due carabinieri che si erano presentati non in divisa.
I due militari erano intervenuti in seguito ad una telefonata che aveva avvertito loro di una macchina bloccata nel fango.
Il ragazzo in questione, tirato fuori dalla melma da un signore su un trattore, è stato condannato al pagamento di 130 euro di multa per il rifiuto di mostrare i documenti ai carabinieri. Alla richiesta di mostrare i documenti, il ragazzo era andato via dicendo “io non do niente”.
La Cassazione giudica inammissibile un comportamento del genere, non ritenendo convincente la tesi difensiva, secondo la quale il ragazzo aveva dubbi sulla reale identità dei due carabinieri.
Non a caso poco dopo si era presentato in caserma con i documenti, ma questo non gli ha evitato la multa.
Come detto dalla Cassazione basta la semplice rappresentabilità, non è necessario sapere la qualifica di pubblico ufficiale del richiedente.