Oggi è la giornata di Berlusconi alla Corte Europei sui Diritti Umani per decidere sull’ineleggibilità del Cavaliere. Alle 9 e mezza è iniziata l’udienza unica, che fa seguito all’istanza presentata dai legali dell’ex premier dopo che la legge Severino gli ha tolto la possibilità di una ricandidatura. Aula piena di giornalisti, circa 40, ma anche tantissimi curiosi e studenti, per un totale di più di 500 persone. Ci sono giuristi e avvocati di tante università del nord e del sud, per assistere, ma questa non è una novità. La corte di Strasburgo è da sempre frequentata per motivi di aggiornamento e studio delle sentenze e delle udienze.
Per il governo, la legge Severino è sostanzialmente corretta, e non viola i diritti del ricorrente. A parlarne l’agente dello stato italiano, Maria Giuliana Civinini, giudice, che avanza gli articoli 6 e 7 della Convenzione europea come inapplicabili. Naturalmente di diverso avviso la difesa, con Edward Fitzgerald che contesta la retroattività della legge per dei fatti antecedenti di almeno 15 anni la sua approvazione. Questo tutto deciso dalla sua parte politica avversaria. Nella mattinata i giudici hanno rivolto molte domande alle due parti, in particolare rivolte sia alle modalità che ai motivi per cui il senato italiano avrebbe deciso per l’incandidabilità del Cavaliere.