
La strana sentenza ha così condannato a quattro anni di carcere l’aggressore, che aveva tentato di derubare un extracomunitario al grido di “dammi i soldi, sporco negro”.
La strana sentenza ha così condannato a quattro anni di carcere l’aggressore, che aveva tentato di derubare un extracomunitario al grido di “dammi i soldi, sporco negro”.
Un dj di una radio privata di Trento ha avuto questa brillante idea, ed è stato condannato per istigazione a delinquere.
Il caso specifico ha assolto l’imputato dall’accusa di ingiurie, dopo che a seguito di un frontale causato da una Jaguar proveniente in contromano, il guidatore che ha subito l’incidente ha insultato pesantemente l’autore dell’incidente.
La molestia via e-mail non viene infatti ancora prevista dalla legge come reato.
Gli ermellini hanno annullato la condanna precedente, dissociandosi dalla conclusione dei giudici di merito, che avevano interpretato in maniera elastica l’articolo 660 del codice penale che individua solo nel telefono il mezzo elettronico per la molestia.
Oltre ai grossi rischi che si corrono guidando senza le cinture allacciate, d’ora in poi chi non allaccia le cinture andrà incontro anche a danni economici in caso di incidente.
E’ questa la sentenza arrivata pochi minuti fa dalla seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo nell’aula del carcere Pagliarelli di Palermo.
Il procuratore generale Nino Gatto aveva chiesto 11 anni. In primo grado Dell’Utri era stato condannato a nove anni di reclusione.
Come spiegato sulla nota ufficiale dell’UE, la misura applicata non risulta essere neutra dal punto di vista tecnologico e attribuisce alle emittenti digitali terrestri un vantaggio diretto a danno delle emittenti satellitari.
Come già descritto su MotoriLive, questa sentenza della Cassazione crea un precedente molto importante per gli automobilisti, che d’ora in poi sapranno di dover controllare per bene lo scontrino della multa dell’autovelox.
Secondo quanto stabilito dalla legge, il datore di lavoro deve mettere il sindacato in condizione di valutare preventivamente, di concordare i criteri di scelta dei lavoratori da sospendere e di verificare la possibilità di applicare o meno la rotazione.
In questo modo viene annullata l’ordinanza con cui il tribunale del riesame di Firenze aveva condannato il ricorrente che aveva parcheggiato in area pedonale con il cartellino esposto.
Secondo la sentenza numero 16130/2010 non può essere applicata la misura della confisca del veicolo di colui che, dopo essersi posto alla guida in stato di ebbrezza provochi lesioni lievi colpose.
Ricordiamo infatti che il Codice della Strada prevede la confisca solamente in case di utilizzo del mezzo stesso per commettere un reato, e non nel commetterlo, che sono due cose ben differenti.