Dalla Corte di Cassazione arriva una bella stangata per gli ultrà...
Secondo la sentenza numero 33508 della Cassazione, lanciare oggetti contro la polizia e istigare alla violenza gli altri tifosi può portare anche ad otto anni di carcere, anche se poi l’ordine viene ristabilito dalle stesse forze dell’ordine, e la partita viene giocata e conclusa regolarmente.
Nello specifico la Corte ha condannato i “tifosi” che il 5 novembre 2006, durante la partita di calcio Avellino-Salernitana, avevano lanciato oggetti contundenti contro gli agenti di polizia, con relativi insulti.
In seguito a questo episodio anche altri ultrà avevano iniziato a prendere a calci pezzi di plexiglas, incitando nel frattempo anche le altre persone a contribuire alle azioni violente.
Questi eventi sono documentati con delle foto e dei video, quindi esistono le prove, e proprio per questo la Cassazione ha stabilito pene da 5 a 8 anni, senza fare sconti di alcun tipo.
Non è valsa a niente la difesa, che sosteneva trattarsi solamente di turbamento delle manifestazioni sportive, infatti secondo la Cassazione la turbativa degli eventi sportivi entra in concorso con gli altri reati e non li assorbe.
Non è stata concessa alcuna attenuante neppure per il fatto che poi la partita si è conclusa in maniera regolare, dal momento che il merito di questo non è di certo da attribuire a questi hooligans, ma piuttosto alle forze dell’ordine.