L’incontro Salvini-Orban si è svolto ieri a Milano con un tema centrale, l’immigrazione, ma non solo. Il premier ungherese e il Ministro degli Interni italiano sono alleati e convergono sulle posizioni nazionaliste. L’incontro è stato accompagnato da proteste e manifestazioni di sostegno, con il paese diviso, come spesso capita negli ultimi anni.
L’incontro
Naturalmente l’incontro tra i due è stato condiale, viste le convergenze. Per Orban, Salvini “È un mio compagno di destino, siamo con lui: sulla sicurezza dell’Unione e sulla difesa dei confini non deve indietreggiare”.
Naturalmente l’immigrazione è stato il tema principale, insieme all’alleanza sovranista europea. Per Così Orban: “I Paesi si suddividono in due grandi blocchi. Tedeschi, francesi e spagnoli sono per gestire al meglio l’immigrazione […] Noi, che siamo nel campo opposto, diciamo invece che l’obiettivo è fermarla”.
L’obbiettivo è per “cambiare i trattati Ue, non solo sull’immigrazione […] Chiediamo collaborazione anche a Macron, che passa il suo tempo a dare lezioni a governi stranieri: dia l’esempio aprendo Ventimiglia”.
Intanto però, l’Ungheria rifiuta di accogliere alcuni migranti della Diciotti. Intanto, il premier Conte ha parlato con il premier ceco Andrej Babis. La Repubblica Ceca non vuole saperne di accogliere i migranti, al pari dell’Ungheria.
Naturalmente l’opposizione ha alzato la voce sul vertice, mettendo in guardia dai nazionalismi.