La situazione di emergenza che il Governo si è trovato ad affrontare con il drammatico crollo del ponte Morandi a Genova non lo mette comunque al riparo da tante altre situazioni particolarmente spinose. Tra le altre, c’è indubbiamente quella relativa al Casinò di Campione d’Italia.
Casinò di Campione d’Italia: a rischio 487 dipendenti
Ebbene, sono addirittura 487 i dipendenti di uno dei casinò più famosi della nostra penisola, che non ricevono più gli stipendi e il cui posto di lavoro è in serio pericolo. Il rischio di licenziamento incombe sempre di più sulle loro teste e ormai sono trascorsi ben 22 giorni da quando il Tribunale di Como ha sentenziato il fallimento della società che gestiva la celeberrima casa da gioco. Il sindacato Slc-Cgil di Como, però, non ha alcuna intenzione di fermare la propria azione e ha voluto dare risalto del problema con tutti i media. L’analisi del sindacato è chiara tanto quanto grave, mettendo in evidenza come la comunità di Campione d’Italia stia davvero passando un momento estremamente complicato. La sentenza del Tribunale di Como che ha dichiarato il fallimento rappresenta un bel danno non solo per l’erario, ma anche per gli enti pubblici ed è questo il motivo per cui viene richiesto con urgenza l’intervento del Governo. E in più ci sono ovviamente quasi 500 dipendenti e un intero paese che sono in ginocchio.
Una situazione drammatica: le responsabilità
Il sindacato ha voluto sottolineare anche come se il casinò di Campione d’Italia non verrà riaperto nell’immediato, i danni potrebbero diventare ancora più gravi. L’attacco al Governo e alle autorità è particolarmente duro, visto che sembra che la situazione di drammaticità non sia stata ancora capita realmente da parte di tutte le istituzioni. Il sindacato rilancia, inoltre, sulle responsabilità di tali ritardo negli interventi, evidenziando come tutti coloro che, con il loro comportamento, favoriscono il prolungarsi delle tempistiche, dovranno poi rispondere sia a livello sociale che dal punto di vista economico-finanziario.
Critiche al Governo per il silenzio assordante
Altre critiche sono state rivolte verso la politica locale, che ha avuto chiare responsabilità dal punto di vista della gestione e organizzazione delle risorse pubbliche destinate al Casinò di Campione d’Italia. L’Esecutivo, come viene affermato dal Sindacato, non ha ancora usato una parola per circoscrivere la situazione. Un silenzio particolarmente pesante da parte di chi ha tutti gli strumenti utili per poter intervenire in una situazione che si prevede particolarmente drammatica. Il problema, come più volte affermato dal Sindacato, sono proprio le sorti di tutti quei lavoratori che non stanno più ricevendo lo stipendio e il cui destino lavorativo è veramente appeso ad un filo.
Manca un indirizzo politico da parte dell’Esecutivo
Stando a quanto riportato dal Sindacato dei lavoratori, quello che manca al Governo è una vera e propria linea politica, che permette poi a tante altre fonti e voci di fare il bello e il cattivo tempo e, al contempo, pure di speculare su una situazione così grave. Il Sindacato non usa mezzi termini nell’evidenziare come l’unica strada percorribile è quella che prevede la riapertura del Casinò di Campione. Tra l’altro, tutto questo immobilismo sta portando gravi danni anche le sale da gioco di Lugano e Mendrisio. Inoltre, il Sindacato ha voluto negare con forza la possibilità di un’apertura nei confronti dell’ipotesi di privatizzazione, visto che per il gioco d’azzardo è in essere una concessione Pubblica, senza dimenticare come questo casinò sia nato per la Comunità con un’apposita legge del 1933.
Le richieste del Sindacato
Le richieste del Sindacato Slc-Cgil, quindi, sono piuttosto chiare: l’obiettivo è quello di aprire urgentemente un tavolo ministeriale che possa discutere della questione, ma al contempo la nomina di un commissario speciale può rendere più semplice l’avvio dell’esercizio provvisorio della struttura. D’altra parte, il settore dei casinò è cambiato radicalmente nel corso degli ultimi anni, anche in virtù dell’avvento di tante piattaforme online. Come ad esempio quella di casino.netbet.it, che ha da sempre trasmesso grande sicurezza e affidabilità nella clientela. Il motivo è senz’altro da ricercare nel fatto che opera rispettando pienamente la legge, avendo prima di tutto la licenza Aams, senza dimenticare poi anche varie certificazioni, come quella eCOGRA. La qualità di cui sopra si riscontra poi anche nell’esperienza di gioco, proponendo alla clientela una varietà di proposte di gambling che ha pochi eguali.