Gli sprechi della televisione pubblica, perpetrati grazie al pagamento del canone RAI, stanno diventando sempre maggiormente eclatanti.
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A tanto ammonterebbe, stando alle dichiarazioni in questi ultimi giorni rilasciate dal quotidiano nazionale La Repubblica, lo spreco perpetrato da Rositani ai danni delle casse dello Stato che, grazie ai soldi pubblicamente messi a disposizione del consigliere dalla RAI (messi a disposizione, lo ricordiamo, per ben altri scopi), si sarebbe letteralmente dato alla pazza gioia spendendo, per esempio, oltre 400 euro i un unico ristorante, oltre 1000 euro tra gioiellerie e profumerie e quasi 500 euro tra articoli sportivi e biancheria per la casa.
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Il consigliere, i cui sprechi sarebbero venuti alla luce grazie ad una lettera anonima, giunta presso la redazione de La Repubblica negli scorsi giorni, contente le fotocopie delle ricevute della carta di credito comprovante i lussuosi acquisti di Guglielmo Rositani, non avrebbe ancora dato una chiara spiegazione del perché le somme monetarie dedicate alle spese di rappresentanza sarebbero state usate per spese prettamente personali.
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Ancor più sconcertante, però, apparirebbe il fatto che la dirigenza RAI quella spiegazione, nonostante sia stata già da tempo informata dei fatti oggi alla nostra attenzione, non l’avrebbe ancora richiesta.