I senatori italiani pagherebbero solamente 20 euro a pranzo grazie ad una convenzione stipulata con un ristorante di Piazza del Collegio Romano.
► LA SEDICESIMA DEI DIPENDENTI DEL SENATO
Il tono è ironico ma, francamente, nasconde l’amarezza che percepiamo nei cittadini italiani, nei lettori di questo e di altri blog e negli utenti dei social network che, sensibilmente alterati, dichiarano il proprio sentirsi letteralmente sbeffeggiati, soprattutto in seguito all’aver preso consapevolezza di tutti i rincari del 2012 dovuti alla manovra salva-Italia, nell’aver appreso come i nostri onorevoli senatori, pur di non dover pagare 50 euro per il proprio pranzo poiché, come ricordato, “i soldi non li deve buttare via nessuno. Qui a Roma abbiamo già certe spese anche quando l’indennità è alta”, abbiano indetto una gara tra i ristoranti della zona alla ricerca del più economico, individuato poi nella Trattoria Sapore di Mare, che, per la modica cifra di 20 euro e dietro presentazione del tesserino, riuscisse ad offrire un pranzo che definire luculliano, in tempi di crisi quali quelli attuali, è veramente dir poco.