Una decisione, non ancora ufficiale, che il Ministro Passera avrebbe dichiarato: "Non abbiamo ancora deciso limite e tempistiche, ma certamente spingeremo per una diffusione sempre più ampia della moneta elettronica, perché poche cose contrastano così tanto evasione e illegalità".
► LAVORO IN NERO SEMPRE PIU’ DIFFUSO
Una di queste riguarderebbe l’obbligo, per tutti gli esercenti ed i commercianti italiani, di accettare, a partire da luglio 2013, il pagamento nel bancomat nel caso in cui il cliente dovesse corrispondere una cifra di entità superiore ai 50 euro.
► LA CRISI ECONOMICA E’ DIVENTATA CRISI POLITICA E SOCIALE
Una decisione, non ancora ufficiale, che il Ministro Passera avrebbe dichiarato: “Non abbiamo ancora deciso limite e tempistiche, ma certamente spingeremo per una diffusione sempre più ampia della moneta elettronica, perché poche cose contrastano così tanto evasione e illegalità”.
► AGEVOLAZIONE EQUITALIA FINO A 20.000 EURO
Fortemente contraria la Confederazione Generale Italiana del Commercio, del Turismo, dei Servizi, delle Professioni e delle PMI, o ConfCommercio, che avrebbe chiarito come i tempi non siano ancora maturi e come bisognerebbe che il Governo Monti provveda, dapprima, ad abbassare, se non addirittura eliminare, tasse, costi e commissioni sulle più differenti transazioni.
La ConfCommercio, in particolare, avrebbe dichiarato grazie ad una nota recentemente pubblicata: “Non servono obblighi universali, ma riduzione di costi e commissioni. E’ evidente che la modernizzazione del sistema dei pagamenti è un aspetto rilevante della modernizzazione del sistema-Paese. Il perseguimento di questo obiettivo non puo’ pero’ significare introduzione, con tempi stringenti, di obblighi universali di accettazione degli strumenti di moneta elettronica”.