Spending review equa e sostenibile

di Gianni Puglisi Commenta

In altre parole una spending review equa e sostenibile, in accordo con quanto tra l’altro chiedono i cittadini, è quella che pensa più a tagliare gli sprechi ed i privilegi, a partire dalle auto blu.

Una spending review equa e sostenibile. A chiederla ufficialmente con un intervento è stato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in accordo con una nota emessa dal Quirinale ha in particolare sottolineato la necessità di dare priorità alla ricerca, alla formazione ed all’innovazione.

Nel dettaglio, il Presidente Napolitano al riguardo ha inviato una lettera ad Antonio Catricalà, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, ribadendo la necessità adottare criteri ed interventi di revisione della spesa pubblica non solo equilibrati, ma anche socialmente sostenibili.




IL SENATO APPROVA LA SPENDING REVIEW

Recentemente, tra l’altro, proprio il Presidente della Repubblica aveva rilevato con preoccupazione il fatto di continuare a mettere a punto interventi attraverso l’uso continuo dei Decreti al posto dei disegni di legge da discutere ed approvare in Parlamento.

I TAGLI ALL’UNIVERSITA’ NELLA SPENDING REVIEW

In altre parole una spending review equa e sostenibile, in accordo con quanto tra l’altro chiedono i cittadini, è quella che pensa più a tagliare gli sprechi ed i privilegi, a partire dalle auto blu e dalle consulenze, piuttosto che ridurre i fondi per l’istruzione, per la ricerca e per l’università.

LA MANCATA AUTONOMIA DEL GOVERNO MONTI

Altrimenti quella dei cosiddetti cervelli non sarà più una fuga, ma un grande esodo con tutto quel che ne consegue per il futuro e per la competitività del nostro Paese. Adesso, dopo la pausa per il Ferragosto, la parola passa alla politica ed in particolare ai Ministri del Governo Monti affinché l’equità non sia solo uno slogan.