Categoria: Stato

dimissioni / di Gianni Puglisi -

Le dimissioni di Renata Polverini

Pulizia che, forse, potrebbe cominciare già da domani quando, con ogni probabilità, dovrebbe venir definitivamente approvata la norma, attualmente in discussione proprio in Consiglio Regionale, relativa al taglio ed alla riduzione dei costi della politica romana e laziale.

di Gianni Puglisi -

politica fiscale / di Gianni Puglisi -

L’IMU abolita da Silvio Berlusconi

Quattro anni fa, come sicuramente ricorderete, la promessa dell’ex Premier Berlusconi, poi incredibilmente mantenuta dal Governo Berlusconi IV, che fece vincere le elezioni al centrodestra fu quella di abolire l’Imposta Comunale sugli Immobili almeno in relazione alla cosiddetta prima casa.

di Gianni Puglisi -

Economia Italiana / di Gianni Puglisi -

Le novità del decreto Sviluppo 2

Una decisione, non ancora ufficiale, che il Ministro Passera avrebbe dichiarato: “Non abbiamo ancora deciso limite e tempistiche, ma certamente spingeremo per una diffusione sempre più ampia della moneta elettronica, perché poche cose contrastano così tanto evasione e illegalità”.

di Gianni Puglisi -

Amministrazione pubblica / di Gianni Puglisi -

Scuola digitale con i tablet

In particolar modo, avrebbe dichiarato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo, da ogni classe italiana scompariranno definitivamente, garantendo all’intero sistema di risparmiare circa 30 milioni di euro all’anno, i libretti, i registri e le pagelle.

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Economia Italiana / di Gianni Puglisi -

Le tasse aumentano anche nel 2012

Una bella cifra, che da sola rappresenta quasi la metà dell’incremento delle tasse e delle imposte incassate nei primi sei mesi del 2012 rispetto ai primi sei mesi del 2011, alla quale dovranno poi, entro fine anno, aggiungersi anche i versamenti previsti a settembre e dicembre 2012.

di Gianni Puglisi -

Economia Italiana / di Gianni Puglisi -

GdF scopre 41 miliardi di euro evasi

L’opera della Guardia di Finanza, coadiuvata da cani addestrati per il riconoscimento dell’odore delle banconote, delle monete e dei metalli preziosi, avrebbe in questo modo impedito che dal Paese uscissero, in modo del tutto illegale e tutt’altro che vantaggioso per le finanze pubbliche, ben 41 miliardi di euro.

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