Umberto Bossi ha tradito la Lega Nord

Vi sarebbe oggi da segnalare come il leader, indiscusso ed incontrastato leader, della Lega Nord, il senatore Umberto Bossi, abbia negli ultimi anni, grazie alla complicità dell’ex tesoriere del partito, ovverosia Francesco Belsito, ed allo strapotere ricoperto in quello che, a tutti i diritti, potrebbe tranquillamente venir definito quale un vero e proprio partito personale ed individuale, realtà dei fatti immediatamente riconoscibile poiché la Lega Nord, sin dai propri inizi, sarebbe stata la diretta emanazione del pensiero politico del proprio fondatore, letteralmente tradito i propri elettori.

Ecco quanto costerà (davvero) la nuova IMU

La campagna di informazione e sensibilizzazione, promossa nei giorni scorsi dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani tutta, sul delicato tema dell’eccessivo costo e della sostanziale inutilità della nuova Imposta Municipale Unica che, in pochissimi casi, potrebbe davvero arrivare a favorire ed ad avvantaggiare i comuni italiani, nonché, naturalmente, il desiderio di rivolta e sciopero fiscale in più occasioni espresso dalla Lega Nord, avrebbero letteralmente spaventato il Governo Monti che, grazie al sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Vieri Ceriani, avrebbe ribadito ai propri detrattori grazie alla pubblicazione di un’interessante tabella comparativa grazie alla quale sarebbe davvero possibile intuire come la nuova Imposta Municipale Unica possa veramente essere di gran lunga inferiore alla vecchia Imposta Comunale sugli Immobili.

Spending review grazie ad Enrico Bondi

Il Governo Monti, dopo mesi di tentennamenti e di aumento delle tasse e delle imposte a carico dei cittadini, avrebbe finalmente deciso di revisionare l’intera, imponentissima, attuale struttura ministeriale allo scopo di snellirla ed alleggerirla così che, con meno difficoltà e, soprattutto, meno spese, riesca a governare, efficacemente, il Paese.

Nuovo spesometro 2012 ed elenco clienti-fornitori

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, naturalmente sostenuto dall’intero esecutivo tecnico che, dopo il crollo del Governo Berlusconi, starebbe attualmente traghettando l’Italia verso le decisive elezioni politiche della primavera del 2013, avrebbe, grazie alla manovra cosiddetta salva-Italia, introdotto un provvedimento di contrasto all’evasione fiscale davvero molto utile, sebbene sia in realtà sorprendente semplice, essenzialmente consistente nella segnalazione all’Agenzia delle Entrate dei contribuenti che, in fase di acquisto dei più differenti beni e servizi, si siano dimostrati, durante tutto l’arco dell’anno di imposta fiscale, estremamente facoltosi.

La riduzione del consenso al Governo Monti

Il Governo Monti, soprattutto a causa della continua proposta di manovre, leggi e provvedimenti a favore dell’aumento delle tasse, tasse che incideranno, lo ricordiamo, soprattutto sulla prima casa e, dunque, sull’unico che valore, sia economico che sentimentale, posseduto dalla quasi totalità degli italiani, starebbe cominciando a perdere numerosi punti percentuali di consenso.

Le intercettazioni di Ruby

Sono state pubblicate in mattinata, dai principali quotidiani nazionali, locali ed internazionali, le intercettazioni che le forze dell’ordine avrebbero effettuato ai danni dell’allora minorenne Karima El Mahroug, meglio nota come Ruby Rubacuori, nell’ambito dell’inchiesta, gravissima, per favoreggiamento della prostituzione minorile che avrebbe coinvolto anche l’ex Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi.

Nuova imposta di scopo dei comuni italiani

Il 2012, abbiamo già avuto numerosissime occasioni per ribadirlo, sarà, con ogni probabilità, uno dei peggiori anni tra tutti quelli che sarebbero stati caratterizzati dalla crisi economica dovuta, in origine, al collasso finanziario del colosso bancario Lehman Brothers.

(Dis)onorevoli assenteisti

Molti di voi, oziosamente navigando sul web, si saranno sicuramente accorti delle numerose pubblicità che, in modo più o meno subdolo,consigliano di investire tutti i propri risparmi così da ricavarne, grazie a pochi, semplici e banali consigli, anche dieci volte tanto.

Intercettazioni, finanziamento ai partiti e corruzione

Lo scandalo occorso alla Lega Nord, oltre ad aver ridotto in ginocchio un partito che, attualmente, non saprebbe davvero in che modo risollevarsi senz’alcuna conseguenza, avrebbe per lo meno suonato come la sveglia, il cui suono, ormai da troppo tempo, tutti i cittadini italiani attendevano con ansia, che segna la fine del sogno del finanziamento pubblico ai partiti, o rimborsi elettorali che dir si voglia, inducendo il Parlamento ad approvare una legge che, se non altro, dovrebbe garantire una drastica riduzione dell’abuso di queste importantissime risorse finanziarie sottratte ai cittadini.

L’orgoglio leghista e le scuse di Bossi

La disfatta, completa e totale, della Lega Nord sembrerebbe non essere stata avvertita, o per lo meno non essere stata pienamente avvertita in tutta la propria concretissima realtà, dai militanti più duri e puri del partito padano che, riunitisi in questi giorni a Bergamo, in occasione di quelle che sarebbero state immediatamente ribattezzate quali le “Giornate dell’Orgoglio Leghista”, si sarebbero schierati ora con uno (Umberto Bossi) ora con l’altro (Roberto Maroni) leader della Lega Nord ma mai, in nessun momento, contro i vertici del partito.

Le dimissioni di Renzo Bossi e la nuova Lega Nord

Dopo quello che, a tutti gli effetti, possiamo considerare il prepensionamento di Umberto Bossi (dimessosi da segretario del partito padano con almeno 6 anni di ritardo su quella che, non solamente a nostro avviso, sarebbe stata la tabella di marcia maggiormente adeguata), le dimissioni di Renzo “Trota” Bossi da consigliere regionale della Regione Lombardia giungono a confermare, se ancora non fosse stato incredibilmente chiaro, la fine della Lega Nord o, per lo meno, di un’importantissima fase storica della Lega Nord che avendo perso, in un sol colpo, alcune delle proprie più carismatiche figure, potrebbe faticare moltissimo a ritrovare, se mai una ce ne fosse effettivamente stata, la retta via del federalismo.