L'Italia si trasforma, ma resta uno stato nazionale ed unitario, con Roma, capitale.
Bertone ha detto che “la sua presenza a questa commemorazione rappresenta un riconoscimento dell’indiscussa verità di Roma capitale d’Italia anche come sede del successore di Pietro”.
Il segretario di Stato Vaticano ha detto inoltre: “Gran Dio benedica l’Italia: benedici oggi e sempre questa nazione, assisti e illumina i suo governanti affinché operino instancabilmente per il bene comune”, ricordando una preghiera di Papa Pio IX.
Ovviamente sono presenti anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e le più alte cariche delle forze dell’ordine.
Al presidente Napolitano, nell’aula Giulio Cesare in Campidoglio, è stata conferita la cittadinanza onoraria nella seduta straordinaria dell’assemblea che segna il passaggio da Comune di Roma a Roma Capitale.
Napolitano, accompagnato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, si è detto contento, e sul libro d’oro del Comune di Roma il Capo dello Stato ha scritto “L’Italia si trasforma, ma resta uno stato nazionale ed unitario, con Roma, capitale.”
Infine ha definito Roma “più che mai capitale di uno stato democratico che si trasforma restando saldamente stato nazionale unitario”.