Fini replica alle accuse del Giornale

Continua a tenere banco la discussione sull’appartamento a Montecarlo, che sarebbe stato ceduto ad Alleanza Nazionale negli scorsi anni da una nobildonna, ed ora sarebbe in affitto al fratello della compagna del presidente della Camera, Giancarlo Tulliani, visto pochi giorni fa nel Principato con una Ferrari.

Nei giorni scorsi Il Giornale sollevò un polverone sulla cucina della casa di Montecarlo, che sarebbe stata comprata da Fini, ma subito sono arrivate le risposte del presidente della Camera.

Aperta indagine casa Montecarlo Fini

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta per truffa aggravata per quanto riguarda il tema dell’appartamento di Montecarlo lasciato in eredità negli anni scorsi da una nobildonna ad Alleanza nazionale, in seguito alla denuncia presentata da due esponenti della Destra di Storace il 30 luglio scorso.

Questo appartamento ora è in affitto al fratello della compagna del presidente della Camera, Gianfranco Fini, e proprio questo ha alzato il polverone attorno alla vicenda.

Legge Bossi Fini immigrazione clandestina

Riferendosi alla Legge Bossi Fini si indica solitamente la legge 189 del 2002, emanata dalla XIV Legislatura, che va ad intervenire sul Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, cioè Decreto Legislativo 286/98.

A dare il nome a questa legge sono stati l’allora leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, e quello della Lega Nord, Umberto Bossi, che nel governo Berlusconi erano rispettivamente vice-presidente del Consiglio dei Ministri e ministro per le Riforme istituzionali e la Devoluzione.

Vigilanza, Villari è sotto assedio

Per i cronisti politici è da mesi uno degli argomenti più interessanti e ricchi di spunti inediti della legislatura in corso.

Continua senza requie l’assedio a Riccardo Villari affinché lasci la poltrona di presidente della commissione bicamerale di vigilanza sul sistema radiotelevisivo; ma forse siamo vicini alle battute finali.

Villari, esponente del partito Democratico, fu eletto presidente con i voti dei commissari del Popolo della Libertà, che avevano rifiutato la candidatura del dipietrista Leoluca Orlando.