La Chiesa Cattolica pagherà l’ICI

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti avrebbe deciso di presentare al Parlamento Italiano, come comunicato mezzo lettera al vicepresidente della Commissione europea Joaquin Almunia, un emendamento al pacchetto di leggi cosiddetto salva-Italia, relativamente alla normativa IMU introdotta nell’ambito della più vasta riforma del catasto del Governo Monti, che chiarisca, definitivamente, la questione della secolare esenzione ICI a favore della Chiesa Cattolica.

IMU manovra salva-Italia

Uno dei provvedimenti più sostanziosi contenuti nella manovra salva-Italia, il maxi decreto che rivoluzionerà, da cima a fondo, il nostro modo di vivere e di spendere, costringendoci, in un certo senso, a divenire più accorti giacché, in quanto nazione, non ci è più concesso, innanzitutto dai conti pubblici e poi dall’Europa, il lusso dello spreco o dei ritardi, dovendo noi tutti agire nel migliore dei modi possibili, anche grazie a sacrifici ritenuti impensabili, contribuire alla ripresa economica e all’uscita dell’Italia dalla crisi da debito sovrano in cui si trova invischiata a causa del quasi fallimento delle banche dovuto allo scoppio della bolla immobiliare statunitense, è quello riguardante l’introduzione, sulla prima casa, dell’ICI, ovverosia dell’Imposta Comunale sugli Immobili dal Governo Monti ridefinita, nel nome ma non nei contenuti, quale IMU, ovvero Imposta Municipale Unica.

Che cos’è l’imposta patrimoniale

In questi ultimi giorni, a causa delle accese discussioni sorte in seno al centrodestra in merito al cosiddetto decreto bis del 13 agosto 2011, che ha apportato le necessarie modifiche alla manovra finanziaria 2011 così come richiesto dalla Banca Centrale Europea (in questi giorni impegnata nel meeting annuale dei banchieri centrali), si è tornato a parlare, molto diffusamente, della temutissima imposta patrimoniale, rispolverata dalla Lega Nord che vede, nel suddetto provvedimento, uno dei pochissimi modi che il ministro dell’Economia Giulio Tremonti avrebbe a propria disposizione per raccogliere i fondi necessari (55,4 miliardi di euro da oggi sino al 2014) affinché venga approvata la manovra finanziaria del 6 luglio 2011.

Ma che cos’è, in fondo, questa benedetta imposta patrimoniale di cui tutti parlano?

Fabbricati rurali esclusi da Ici

La risoluzione della VI Commissione parlamentare n. 7-00505 del 16 marzo 2011, ha stabilito che i fabbricati rurali sono esclusi da Ici indipendentemente dalla categoria catastale, a patto che rispettino i requisiti della ruralità di cui al Dlgs 557/93.

Questa conclusione è contraria a quanto deciso in precedenza dal ministero dell’Economia nella question time del 19 gennaio 2011.

Fabbricati rurali, la stretta è pesante (I)

Secondo la disciplina fiscale, i fabbricati rurali godono da sempre di un trattamento privilegiato: né dal punto di vista IRPEF né da quello ICI subiscono la tassazione, spesso pesante, prevista per la generalità dei fabbricati.

Essi sono considerati, in pratica, come una sorta di pertinenza del terreno agricolo su cui insistono, e non gli è riconosciuta un’autonoma valenza tributaria: un quadro complessivo di evidente tutela per la categoria dei piccoli agricoltori, raramente costituita da contribuenti facoltosi.