Federalismo fiscale è legge

E’ stato approvata nella giornata di ieri la legge sul federalismo fiscale, a favore hanno votato Pdl, Lega e Italia dei Valori. Contro ha votato l’Udc mentre il Pd si è astenuto. 154 i voti favorevoli, 6 i contrari e 87 gli astenuti.

Questa nuova legge prevede più autonomia per gli enti, Regioni, Province e Comuni. Prevede altresì maggiore trasparenza nei meccanismi finanziari, un tetto alla pressione fiscale ed inoltre l’istituzione di 10 nuove città metropolitane.

Il PdL fa paura alla Lega Nord di Umberto Bossi

Per il senatore ministro per le riforme Umberto Bossi il nuovo partito Il popolo della Libertà, che ha appena dato il suo via ufficiale durante la tregiorni di congresso, potrebbe portare via i voti alla Lega Nord.

Non solo voti, ma anche seggi, perchè, con le affermazioni del presidente del consiglio Silvio Berlusconi che sottolineano che il neonato PDL punta a raggiungere il 51% dei voti, la Lega Nord non risulterebbe più essere l’ago della bilancia.

Il 51% dei voti al PDL, grazie al premio di maggioranza che regalerebbe seggi al partito che ha preso più voti e non alla totale coalizione, garantirebbe la governabilità del paese anche senza il supporto della Lega Nord di Umberto Bossi.

Immigrati clandestini e bombolette spray

Stanno facendo discutere, per motivi diversi, due novità legislative in tema di sicurezza sul territorio.
Il più volte annunciato emendamento della Lega Nord al Ddl Giustizia che introduce il reato di clandestinità per l’immigrato irregolare è stato approvato dall’aula del Senato.

L’extracomunitario che oltrepassa i nostri confini senza essere dotato di permesso di soggiorno rischierà una multa fra i cinque e i diecimila euro (non il carcere, come previsto in un primo momento).

Il provvedimento è passato fra gli applausi dei senatori del Carroccio, che parlano di “rivoluzione culturale”, ma ha ottenuto le critiche non solo del centrosinistra (che parla di “norma inutile e dannosa”, mentre c’è chi stima in quattrocento milioni di euro l’anno i costi per i relativi processi) ma anche le dure reazioni della Conferenza Episcopale Italiana.

Monito di Fini al Governo

Al Presidente della Camera Gianfranco Fini non è proprio andata giù, la richiesta della fiducia decisa dalla maggioranza per arrivare in tempi rapidi all’approvazione definitiva della legge di conversione del decreto anticrisi di novembre.

La presenza di poche decine di emendamenti e di un paio di settimane ancora a disposizione prima che il decreto decada hanno fatto ritenere al fondatore di Alleanza Nazionale che la scelta della maggioranza fosse ingiustificata e nociva per l’autonomia e le funzioni istituzionali del Parlamento.
Nel richiedere la fiducia il capogruppo Elio Vito ha parlato di un “omaggio” al lavoro delle commissioni dalle cui stanze è uscito il testo riveduto e corretto del decreto.

Tassa sul permesso di soggiorno, lo propone la Lega Nord

Sta facendo molto discutere in questi giorni la proposta avanzata da diversi esponenti della Lega Nord per istituire una tassa di cinquanta euro a carico degli extracomunitari che richiedono il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
Il gettito andrebbe a favore del Comune di residenza dell’immigrato per sostenere la vigilanza sul territorio.

La misura si accompagnerebbe inoltre ad una seconda: imporre una fidejussione di importo pari ad almeno diecimila euro per gli extracomunitari intenzionati a richiedere il rilascio della partita IVA.
Le ipotesi sono contenute in un emendamento presentato alla Camera dal deputato Claudio D’Amico al decreto anticrisi, della cui conversione si discute in questi giorni.

Intesa profonda fra la Lega e Berlusconi

L’alleanza fra la Lega Nord e il Popolo della Libertà è oggi più salda che mai. A spiegarlo in un’intervista è il capogruppo leghista alla Camera dei Deputati, Roberto Cota, che commenta con sobrio entusiasmo l’anno d’oro della Lega Nord, che al cambio d’anno appare forte come forse non è mai stata.

Il premier, spiega Cota, ha ormai accettato che nell’agenda parlamentare il federalismo fiscale è al primo posto. Esiste d’altronde un testo ormai pronto, su cui anche l’opposizione ha mostrato punti di convergenza.

Sulla giustizia, invece, c’è ancora da discutere. La Lega, in particolare, sembra accettare le idee di fondo di Berlusconi ma ha qualche perplessità in merito alle intercettazioni.

La Lega teme per il federalismo

L’accelerazione promessa da Silvio Berlusconi sul tema della giustizia non ha ottenuto l’entusiasmo della sponda leghista in Parlamento, soprattutto per la chiusura ad ogni forma di dialogo con l’opposizione su cui il Presidente del Consiglio è stato categorico.

Il partito guidato da Umberto Bossi sta lavorando alacremente da mesi per giungere ad un accordo il più ampio possibile sulla riforma federalista dell’assetto dello Stato, con particolare attenzione al federalismo fiscale.

La Lega contro le nuove moschee

Uno stop alla costruzione in Italia di nuove moschee islamiche. È la netta richiesta avanzata dal capogruppo alla Camera della Lega Nord Roberto Cota.

Cota ricorda che non esiste alcun tipo di concordato fra la Repubblica e le comunità islamiche, e ritiene indifferibile una moratoria sulla costruzione di nuovi edifici di culto per tutte quelle religioni (ma chiaramente il riferimento è all’Islam) che ancora non hanno proceduto a questo passo formale. In verità, sono diversi anni che si lavora per tale concordato, ma quella musulmana è in realtà una galassia composita in cui è del tutto assente un’istituzione superiore come potrebbe essere la Chiesa per i cattolici.

Il PdL e il rischio-Bossi

Venerdì dovrebbe essere annunciato ufficialmente l’avvio dei lavori che porteranno allo scioglimento di Forza Italia. Il partito creato nel 1994 dall’attuale premier Silvio Berlusconi si avvia dunque a chiudere i battenti, per confluire nei prossimi mesi nel Popolo della Libertà, insieme ad Alleanza Nazionale e ad un nugolo di alleati minori (fra gli altri: le liste di Rotondi, di Giovanardi, di Dini e della Mussolini).

E tuttavia, pure in un momento politico in cui la maggioranza di centrodestra appare in grande spolvero, pare che qualche sassolino si sia inserito nell’ingranaggio. Sebbene dal premier in giù tutti lo abbiano minimizzato, sembra che il risicato 12% acquisito dall’intero PdL nelle elezioni in Trentino abbia destato qualche preoccupazione.

In effetti, in quella stessa occasione la Lega Nord ha sopravanzato i voti del partito di Berlusconi, e anche i sondaggi in Veneto confermano il movimento di Bossi come primo partito.
Addirittura, pare che a livello nazionale le intenzioni di voto a favore della Lega Nord sfiorino l’11%, ben tre punti in più rispetto alle elezioni di appena sei mesi fa. Sono in molti a ritenere che ciò si possa spiegare solo con il tradizionale e persistente radicamento nel territorio della compagine leghista.

Classi-ponte per gli alunni stranieri?

Non è solo il problema dei permessi di soggiorno ad animare il dibattito sull’immigrazione. È di questi giorni un’altra, e ben più controversa, proposta avanzata dai parlamentari della Lega Nord in merito all’inserimento dei piccoli stranieri nelle nostre scuole.

È cosa nota che il loro numero, un tempo ridottissimo, con gli anni è cresciuto esponenzialmente, specialmente nelle Regioni settentrionali.

Soggiorno a punti per gli immigrati

 Di tanto in tanto, gli esponenti della Lega Nord si fanno notare per delle proposte sicuramente fuori dal comune. Alcune cadono nel vuoto, altre hanno miglior fortuna, ma di certo nessuna di esse lascia indifferenti chi le ascolta.

Una delle ultime idee, venuta questa volta al capogruppo alla Camera Federico Bricolo, è quella di attribuire ad ogni immigrato extracomunitario accolto regolarmente nel nostro Paese un inusuale permesso di soggiorno a punti, ispirato con tutta evidenza alla riforma che nel 2003 ha profondamente rinnovato le patenti di guida degli italiani.