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Secondo Napolitano bisogna evitare allarmismi e anche assolute fantasie che sono soltanto tese a suscitare timori immotivati.
Secondo Napolitano bisogna evitare allarmismi e anche assolute fantasie che sono soltanto tese a suscitare timori immotivati.
L’incontro è durato circa due ore. Come dichiarato dallo stesso Alfano, è stato illustrato il disegno di legge di riforma della Costituzione in materia di giustizia.
Secondo quanto dichiarato da Napolitano alla stampa tedesca, il processo Ruby si svolgerà secondo giustizia. Napolitano ha detto che Berlusconi ha le sue ragioni e buoni mezzi giuridici per difendersi contro le accuse.
Il premier ha confermato ancora una volta, direttamente a Napolitano, che è completamente estraneo a quanto scrivono i giornali e quanto sostengono i media, oltre che da quanto riportato sugli atti della Procura di Milano. Berlusconi ha ribadito ancora una volta di sentirsi al centro di un guerra politica con lui come bersaglio.
Infatti il Presidente del Consiglio durante la cerimonia protocollare si è assopito, forse colto da un momento di stanchezza dovuto ai suoi tanti impegni politici di questi giorni e ovviamente i fotografi non si sono fatti scappare l’occasione di immortalarlo impietosamente con gli occhi chiusi e la bocca aperta.
Poi però, ripresosi al momento del rinfresco, ha sfoderato tutta la sua verve di comico ed è stato il protagonista indiscusso di simpatici siparietti nella sala dei rinfreschi.
Napolitano ha attaccato una classe dirigente che ha proseguito una gara quotidiana delle opposte faziosità.
E’ stato fatto il punto sulla situazione del governo, ed è stato deciso che il Senato terminerà l’esame sulla legge di stabilità, la finanziaria, entro la prima decade di dicembre prossimo.
Giorgio Napolitano ha convocato per la giornata di oggi, nel pomeriggio, al Quirinale, Renato Schifani e Gianfranco Fini, i presidenti rispettivamente di Senato e Camera.
Bertone ha detto che “la sua presenza a questa commemorazione rappresenta un riconoscimento dell’indiscussa verità di Roma capitale d’Italia anche come sede del successore di Pietro”.
Come dichiarato da Napolitano, contro di lui ci sono state molte polemiche ingiustificate nel mese di agosto, ma se il governo riuscirà a proseguire nel suo mandato non potrà che essere un bene per il popolo.
Sulla foto scattata l’11 settembre del 1931 era presente Omar Al Muktar, definito anche “leone del deserto” eroe libico e leader della resistenza alla colonizzazione dell’Italia fascista in Libia impiccato poi il 16 settembre.