I precari della scuola in un reality e la Sinistra s’indigna

In questi giorni sui canali Mediaset sta andando in onda il promo di un nuovo reality che andrà in onda su Canale Cinque che vedrà protagonisti un gruppo di insegnanti precari a cui viene garantito che chi arriverà alla fine si aggiudicherà dieci anni di stipendio fisso.
Ovviamente lo spot ha destato molte polemiche sia da parte dei molti precari, che proprio sabato sono scesi in piazza a manifestare sia da parte dei sindacati che da parte di Francesca Puglisi, responsabile scuola del PD.
Tutta l’Opposizione si è schierata contro la messa in onda di un programma atto a spettacolarizzare il dramma dei precari che sono stati appena licenziati dal Ministro Gelmini che anzichè incentivare i fondi alla scuola, sta tagliando gli operatori del settore.

Primarie Torino, Fassino candidato sindaco

Le primarie a Torino, per la scelta del candidato sindaco del Partito democratico, hanno fatto registrare l’affluenza record di 52.992 votanti.

Piero Fassino ha vinto in maniera netta con il 53% dei voti.

Le urne, che dovevano chiudere alle 20, sono state chiuse alle 21, proprio per la grande affluenza. Nel 2009 per la scelta del segretario nazionale c’erano stati 39mila voti.

Bersani sul terzo polo

Pier Luigi Bersani conferma che prosegue sulle posizioni approvate dalla larga maggioranza del partito, dopo che la Direzione del Pd ha fatto passare la linea del leader del partito, con la relazione del segretario che è stata votata con 127 sì e 2 no.

Come dichiarato da Bersani si è parlato di cose serie, della situazione attuale dell’Italia, ma secondo quanto detto dal leader del Pd, ad oggi un cittadino non saprebbe dove leggere di questo, ha dichiarato.

Beppe Grillo getta la spugna

Proprio così, il comico genovese Beppe Grillo ha deciso di rassegnarsi e di non partecipare quindi alle primarie del 25 ottobre. Purtroppo Beppe Grillo si è visto stracciare anche la tessera proveniente dal circolo PD Martin Luther King senza neppure una lettera o due righe per spiegare il perchè di cotanto accanimento nei confronti di un comico.

In questo modo il PD si è dimostrato timoroso del fatto che un comico le cui idee sono condivise da troppi ormai in italia possa diventare il segretario nazionale di un partito da smembrare per togliere le mele marcie.

Beppe Grillo potrebbe vincere le primarie

Il PD negli ultimi giorni si è trovato tra le mani una bella patata bollente genovese chiamata Beppe Grillo. Dopo infinite provocazioni e puntualizzazioni che andavano a spulciare nello statuto del PD, anche Beppe Grillo è finalmente diventato un tesserato del Partito Democratico.

La tessera gli è stata consegnata dal circolo del PD “Martin Luther King” e adesso anche Beppe Grillo può presentarsi alle primarie di ottobre per diventare segretario generale del PD.

Programma elettorale di Beppe Grillo

Il Partito Democratico e i suoi rappresentanti stanno facendo di tutto per impedire al comico genovese Beppe Grillo di presentarsi alle primarie di ottobre per eleggere il segretario nazionale di partito.

Il PD ha voluto importare dagli Stati Uniti la metodologia delle primarie, ha voluto importare il motto e il nome dall’America e adesso dovrebbe mantenere questa voglia di innovazione permettendo a chiunque di candidarsi in maniera democratica.

Beppe Grillo ha un programma politico

Forse la candidatura di Beppe Grillo è risultata scomoda a molti perchè è l’unico all’interno (o quasi) del Partito Democratico ad avere un programma dettagliato. La maggior parte dei candidati del PD ha solamente qualche idea confusa. Sono le parole pronunciate dal segretario dell’Italia dei Valori Antonio di Pietro che considera un bene la candidatura del comico genovese Beppe Grillo.

In parlamento ci sono tanti pregiudicati condannati in via definitiva e quindi la presenza di un comico non renderebbe ridicola la politica italiana.

Beppe Grillo alle primarie PD

Dopo anni di battaglie contro i politici, il comico genovese Beppe Grillo ha deciso di buttarsi in politica andando a militare del PD. Il partito democratico che lui stesso definisce PDmenoelle avrà quindi all primarie per la scelta del segretario nazione un nuovo candidato.

Il 25 ottobre sarà quindi Beppe Grillo a fronteggiare la concorrenza di Bersani, Marino e Franceschini. Molti seguaci hanno affermato che finalmente Beppe Grillo è entrato in politica.

Risultati elezioni europee 2009

A differenza di quello che è apparso nei sondaggi per le elzioni europee 2009 il partito di Silvio Berlusconi PDL non ha sfondato il 40% dei consensi fermandosi solamente al 35,26% conquistando così 29 eurodeputati all’interno del PPE partito popolare europeo.

Silvio Berlusconi ha affermato che ha pesato molto l’affluenza alle urne (più bassa rispetto alle precedenti europee) e la campagna diffamatoria che ha subito solamente qualche giorno prima delle elezioni.

Sondaggi elezioni europee 2009

Avevamo già parlato dei sondaggi per le elezioni europee e, adesso, mancano pochissimi giorni al voto.

Il Popolo delle Libertà si pone nelle condizioni di ottenere tra il 43 e il 45% dei voti e Silvio Berlusconi parla già di entrare all’interno del partito popolare europee con un elevato numero di consensi al punto da diventare la coalizione più forte all’interno del PPE.

Province inutili in Italia

Sono ormai molte le persone, polici e non, che continuano ad affermare che in Italia le province siano inutili e che costino troppo. Si pensi che in Italia oltre alle 103 province ci siano 21 regioni, comunità montane (anche al mare), circoscrizioni e vari enti, la maggior parte dei quali utili solamente per spartire poltrone a vari politici trombati.

Il problema sostanziale delle province sono i costi: nel 2007 ad esempio il costo per mantenere le province è stato di oltre 14 miliardi di euro ripartiti in percentuali molto preoccupanti ovvero solo il 27% è servito per il miglioramento dei servizi utili al cittadino mentre il restante 73% (73!!) è servito per pagare il personale dipendente, le auto blu, spese di rappresentanza, rimborsi spese, bollette, ecc.

Sondaggi elezioni europee

Tra circa due settimane, come sappiamo, l’Italia andrà alle urne per rinnovare il parlamento europeo anche se la parola rinnovo risulta essere un azzardata considerata la presenza di troppi parlamentari molto conosciuti in Italia come Clemente Mastella e alcuni pregiudicati.