Opposizione chiede le dimissioni di Berlusconi

Silvio Berlusconi ha dichiarato che nel 2013 candiderà Angelino Alfano, in quanto, dice in un’intervista al quotidiano La Repubblica, di essere ormai troppo vecchio per governare il paese per un altro mandato.
Ed anche se durante l’intervista dichiara che la Manovra Finanziaria deve essere rivista su certi punti, accusando Tremonti di voler anche questa volta giocare da solo e non discuterne con gli altri, l’Opposizione dice che Berlusconi deve fare un passo indietro e dimettersi.

Bisignani e le intercettazioni telefoniche

Le ultime intercettazioni emerse di Luigi Bisignani (che è stato oggi a colloquio con i giudici di Napoli a cui ha raccontato la sua vita) viene fuori un quadro di un’Italia allo sbando, dove i politici non sanno più che pesci pigliare.
Nelle intercettazioni di Bisignani emerge una classe politica che non funziona più e arriva addirittura ad assumere toni grotteschi, al limite del ridicolo; un paese dove ormai sono i faccendieri a mandare avanti l’economia e acquisire potere.
In Italia gli unici interessi economici sono legati all’energia (basti soltanto vedere la speculazione riguardo al recente referendum sull’energia nucleare), al gas, al petrolio e alle commesse in Cipro, Quatar e Russia.

Governo ritira emendamento sulla corruzione

Dopo la batosta di mercoledì del Governo relativa all’emendamento sulla Commissione di nomina ministeriale che sostituisce l’articolo 1 del ddl anticorruzione, il Governo, oggi ha deciso di ritirarlo.
La decisione è stata presa dal vicepresidente del Pdl Gaetano Quagliarello insieme al presidente del senato Renato Schifani dopo la serie di proteste mosse dall’Opposizione.

Picchiare le donne si può, parola di politici

Oltre tre milioni di donne in Italia sono vittime di violenze domestiche da parte dei mariti e la cosa più sconvolgente è che per i nostri politici picchiare le donne non è poi così grave.
Infatti qualche giorno fa l’onorevole del PDL Remigio Ceroni ha malmenato la moglie ed il referto del pronto soccorso, che dimostra il fatto in modo inequivocabile, che è stato pubblicato dal Fatto Quotidiano non ha destato nessun tipo di protesta dai politici colleghi di Ceroni e nemmeno dall’Opposizione, ma anzi compare su Libero un’intervista in cui l’onorevole dice che la colpa del gesto è da attribuire al padre.
Peccato però che il padre di Ceroni sia morto e sepolto da un bel pezzo; ma riassumiamo i fatti che si sono susseguiti in questa vicenda che ha dell’incredibile e del mostruoso.

Riforma giustizia: Pdl pronto a modifiche

In seguito ai dubbi sollevati dal Quirinale, Pdl e Lega sembrano intenzionati a fare una leggera marcia indietro sulla riforma della giustizia, modificando la versione originaria dell’emendamento Pini alla legge comunitaria che allarga la responsabilità civile dei magistrati.

Il testo che non era piaciuto del tutto al Presidente Giorgio Napolitano, sarà sostituito da un emendamento che ripristinerà il “dolo e la colpa grave” e introdurrà “la violazione manifesta del diritto“, senza tuttavia fare differenze tra diritto comunitario e diritto interno.

Il Pdl rilancia il processo breve

Il Pdl rilancia sul processo breve, con il ministro della Giustizia Angelino Alfano che proprio ieri ha annunciato che l’iter legislativo del provvedimento è ripartito con una nuova ricalendarizzazione alla Camera, sulla quale proprio oggi la commissione Giustizia darà il suo parere.

Come spiegato da Alfano, il tema non è mai stato cancellato dall’agenda politica ed anche recenti pronunciamenti della Corte di Strasburgo richiamano l’Italia ad una accelerazione dei processi.

Pdl scende in piazza contro la giustizia politicizzata

Il Pdl scenderà in piazza a Milano il prossimo 13 febbraio per difendere Silvio Berlusconi. In precedenza era prevista un’iniziativa nei teatri di 100 città, ma la tensione politica, soprattutto in seguito al caso Ruby, ha fatto cambiare idea al partito.

Alla manifestazione parteciperà lo stesso presidente del Consiglio. L’obiettivo del Pdl, come spiegato da un dirigente del partito, è quello di scendere in piazza per difendere il premier contro la giustizia politicizzata.

Prestigiacomo lascia il Pdl ma resta al governo

Stefania Prestigiacomo nella giornata di ieri ha preso la decisione di lasciare il Pdl. “Lascio il Pdl, vado nel gruppo misto”, ha detto il ministro dell’Ambiente in lacrime, annunciando così lo strappo con il partito, dopo che la maggioranza non ha appoggiato il rinvio della legge sulla libera imprenditorialità.

Tuttavia la Prestigiacomo ha confermato fin da subito la sua intenzione di rimanere al governo finchè Berlusconi lo riterrà opportuno.

Pdl al lavoro su venti nuovi arrivi

Dopo il passaggio di quattro deputati finiani alla maggioranza, cioè Catone, Polidori, Moffa e Siliquini, che hanno pesato molto sul voto di fiducia, ora il Pdl prova addirittura a soffiare all’opposizione altri deputati per cercare di allargare il centrodestra, o perlomeno per cercare di rubare voti al centrosinistra.

Stando alle ultimissime indiscrezioni, è emerso dal vertice del Pdl di ieri sera che ci sarebbero addirittura 20 deputati sui quali la maggioranza starebbe lavorando, per cercare di sottrarli all’opposizione.

Berlusconi: basta errori del Pdl

Silvio Berlusconi, che si trova in Russia ospite del presidente Putin, ha parlato della situazione della politica italiana.

Il premier ha innanzitutto dichiarato che il governo andrà avanti, con un maggiore contributo che arriverà proprio dal Pdl nel corso dei prossimi mesi.

Berlusconi ha presentato non a caso il piano di mobilitazione che prevede la nascita dei cosiddetti Team della libertà, che sorgeranno in ognuna delle 61mila sezioni elettorali del partito in Italia.

Parla Bossi: Meglio il voto

E’ il Carroccio che si smarca e parla esplicitamente dell’urgenza se non della necessità di un ricorso al voto. Parla di “pantano” il leader con la camicia verde, dell’urgenza di un faccia a faccia con Giorgio Napolitano, di una situazione che comincia a stare stretta.