Rubygate: i prossimi appuntamenti

Continua il processo Ruby in cui il principale imputato rimane l’ex presidente del Consiglio, attuale leader del Popolo della Libertà e guida della coalizione del centro destra Silvio Berlusconi. Ad onor del vero al banco degli imputati siedono anche l’ex agente delle star Lele Mora e il giornalista ed ex direttore del telegiornale di Rete4 Emilio Fede. La vicenda giudiziaria che coinvolge in questa occasione Silvio Berlusconi segue di pochi giorni le vicende legate al processo Mediaset dove il cavaliere, imputato per frode fiscale nell’acquisizione di diritti tv, è stato condannato in secondo grado (leggi: Berlusconi condannato nuovamente in appello).

Rubygate: la requisitoria della Boccassini

Altra giornata molto importante nell’ambito delle cronache giudiziarie del nostro Paese e delle vicende dell’ex presidente del Consiglio e attuale leader del Popolo della Libertà e della coalizione di centrodestra Silvio Berlusconi. Nella fattispecie, oggi, al Palazzo di Giustizia di Milano è in corso il processo Ruby in cui l’imputato principale è proprio il cavaliere. Il calendario giudiziario prevede per la giornata di oggi la requisitoria della pubblica accusa: la parola è dunque a il pm Ilda Boccassini. La Boccassini ha ripreso alcuni passaggi della requisitoria del collega Antonio Sangermano di qualche mese fa.

Epifani contro Berlusconi

Il governo Letta è già ai minimi storici delle relazioni interne tra differenti fazioni. O, in questo caso, è più corretto parlare di relazioni interne tra differenti partiti data l’eterogenea composizione del governo di unità nazionale o di ampia coalizione che dir si voglia che è presieduto dal neo presidente del Consiglio Enrico Letta (leggi: Governo Letta in ritiro: stop ministri in tv). Ovviamente quando si pensa a contrasti interni tutti immaginiamo ipotetici attriti tra i due principali partiti che offrono il proprio sostegno e che tengono insieme il governo Letta, vale a dire tutti pensiamo a frizioni tra Partito Democratico e Popolo della Libertà. E non sbagliamo.

Pdl in piazza contro i giudici di Milano

Giornata piena quella di ieri per l’ex presidente del Consiglio Silvo Berlusconi sul versante delle sue ventennali vicende giudiziarie. Tra mille processi, condanne, assoluzioni, primi e secondi gradi, ricorsi, pronunce ad hoc e passate in giudicato, ieri la Corte d’Appella di Milano ha scritto un’altra pagina. Nella fattispecie è arrivata la condanna in secondo grado per Silvio Berlusconi nel processo Mediaset: il reato è quello di frode fiscale, la pena richiesta quattro anni di reclusione.

I governatori più amati d’Italia

Una curiosa classifica sui presidenti di Regione italiani più amati dai propri cittadini è stata pubblicata da Monitoregione. Si tratta di un’indagine condotta ad hoc su specifica richiesta dell’istituto italiano Datamonitor che ha fatto la classifica dei governatori migliori secondo l’opinione pubblica. E ha pubblicato i dati raccolti nel primo trimestre dell’anno in corso. Al primo posto Zingaretti, poi Rossi e terzo Zaia. Ma, come nostra abitudine, procediamo con ordine per comprendere pienamente il risultato dell’indagine di Monitoregione.

La Biancofore perde le deleghe alle pari opportunità

La Biancofore ha perso le deleghe alle pari opportunità e allo sport ed è passata a occuparsi di pubblica amministrazione e di semplificazione. Lo ha deciso il nuovo Presidente del Consiglio del nostro Paese Enrico Letta con un tempismo impressionante in seguito alle polemiche sorte per le interviste rilasciate dalla Biancofore negli ultimi giorni in materia di gay. La scelta di Enrico Letta è stata innanzitutto velocissima e, in secondo luogo, volta a modificare la posizione della Biancofore senza cancellarla però dal governo dovendo altrimenti modificare la composizione dell’esecutivo (leggi: Il governo Letta al completo).

Le reazioni alla lista dei ministri

Il nostro Paese ha finalmente un nuovo governo. Nel pomeriggio di sabato il premier incaricato onorevole Enrico Letta ha avuto un ultimo e lungo colloquio chiarificatore con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: due ore e un quarto circa per sistemare gli ultimi aspetti di un esecutivo che, per forza di cose, rimarrà nella storia, se non altro per la travagliatissima gestazione che ha portato avanti. Fatto sta che, alla fine, Letta ha sciolto la riserva, è diventato Presidente del Consiglio a tutti gli effetti e ha comunicato la lista dei ministri (leggi: Tutti i ministri del nuovo governo Letta).

M5S contro il governo Letta

Tra poco il nostro Paese avrà un nuovo governo. Un nuovo governo di cui ricorderemo in primo luogo la gestazione lunga, laboriosa e piena di colpi di scena: un governo in cui il primo incarico lo aveva dato un Presidente della Repubblica in pieno semestre bianco, anzi agli sgoccioli del proprio mandato, che ha visto il leader del Partito Democratico che aveva ricevuto l’incarico rassegnare le proprie dimissioni e che dovrebbe prendere le mosse nella giornata di oggi. Finalmente, potremmo dire, dato che sono passati ormai più di due mesi dalle elezioni del 24 e del 25 febbraio.

Renzi: il governo Letta si farà nonostante i dissidenti PD

 Ormai siamo alle ultime battute prima della presentazione ufficiale del nuovo governo di Enrico Letta. Il totoministri continua a sfornare nomi che non fanno altro che creare tensioni intestine al Partito Democratico che non sarà compatto nemmeno nel dare la fiducia essendo molti all’interno del partito contrari ad un esecutivo con Berlusconi e altre personalità che provengano dal Popolo della Libertà.

(Leggi anche … Il Totoministri)

Governo Letta: sostegno e opposizione

Sono giorni ancora caldissimi per quanto riguarda i principali meccanismi della nostra vita politica. Sono giorni in cui si sta formando un nuovo esecutivo, in cui c’è un Presidente del Consiglio in pectore – Enrico Letta – che ha ricevuto l’incarico dalle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che ha concluso nella giornata di ieri il giro di consultazioni per poi poter sciogliere la fiducia entro il fine settimana. Secondo qualcuno entro domani.

Il risultato delle consultazioni di Letta

Le consultazioni di Enrico Letta si sono concluse nella giornata di ieri. Da quando ha ricevuto per primo lo stato maggiore di Sinistra Ecologia Libertà fino al tardo pomeriggio si sono avvicendati a Palazzo Montecitorio tutti i leader delle forze politiche del nostro Paese. Il primo dato su cui abbiamo una certezza è la velocità con cui le consultazioni si sono concluse: una giornata di lavoro è, forse, bastata a Enrico Letta per dichiarare concluse le sue consultazioni. I più ottimisti pensano alla lista dei ministri già domani (leggi: Le consultazioni di Letta).

Il totoministri

Siamo nel campo delle ipotesi ma cerchiamo di andarci con i piedi di piombo come si è soliti dire in occasioni del genere. Perché la prudenza non è mai troppa e perché l’elezione del Presidente della Repubblica ha segnato una delle pagine della storia repubblicana del nostro Paese di maggiore incertezza degli ultimi decenni. Fatto sta che allo stato delle cose, pare che il prossimo Presidente del Consiglio debba essere Enrico Letta forte di un sostegno trasversale tanto stabile a destra quanto a sinistra.